sabato 31 dicembre 2011

tre due uno.....


Volevo un po' di caldo, invece è arrivato il ghiaccio

Cercavo un po' di serenità, invece non dormo la notte

Chiedevo qualche strada dritta ed un po' di discesa, invece ho trovato solo salite e tornanti

Speravo di rinascere, ma non mi ero accorto che sono già morto


Tre due uno...brindisi...e che sia migliore. O,se proprio non può essere migliore,che almeno sia qualcosa.

domenica 25 dicembre 2011

è una mia impressione, o non ci stai più dentro?


no pressure over cappuccino

And they wonder why you're frustrated
and they wonder why you're so angry
And is it just me or are you
fed
up?


(Alanis Morissette - No pressure over cappuccino)


martedì 20 dicembre 2011

NON CI POSSO CREDERE!! L'ANTICRISTO!!

 non ci posso credere

...il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, intervistato da Agorà, su Raitre, fa appello al ministro Elsa Fornero.
«La sfido - dice il leader sindacale - a discutere come alzare il salario ai flessibili e di come il governo debba incentivare fiscalmente e con altri strumenti questa possibilità, questo significa andare incontro ai giovani». La replica della titolare del Welfare non si è fatta attendere. «In linea di massima è vero che bisognerebbe riuscire ad aumentare i salari perché sono bassi, non è una cosa che ci sfugge- ha detto la Fornero -.Conosciamo questo divario nella distribuzione dei redditi che si è creato negli ultimi anni, ma direi negli ultimi 15-20 anni», ha aggiunto il ministro a margine dei lavori sulla manovra al Senato
(Corriere.it, 20 dic 2011)



COCCODIO MA IO  NON CI POSSO CREDERE!!!!!!! Dev’essere davvero grave se se ne sono accorti pure i sindacati!!!

E la Fornero  che dà loro ragione. MA QUESTO E’ L’ANTICRISTO!!!! 




giovedì 15 dicembre 2011

ma come si dice "arrivederci" a Mosca?


inverno

Giovedì 15 dicembre anno del Signore duemilaundici.



Il mondo è grigio il mondo è blu. In generale. Nel mondo. Qui a Torino oggi il cielo è di un azzurro lieve che sembra di essere ad inizio primavera e che stona con qualsiasi cosa. Come dissi una volta, si perde anche il piacere nelle giornate di sole.

E’ la mezza e c’è un rappresentante sulla cinquantina che sta dormendo semi sdraiato sul sedile del suo monovolume. No, non sono io, io non dormo nemmeno a letto, figuriamoci in auto.  Ma forse ha ragione lui.

Il piazzale dove parcheggiavano i camion è stato cintato con dei grossi tubi in cemento perché si riempiva sempre di roulotte di zingari. E di qualcuno che ogni tanto ci portava l’amante, lasciava  lì l’auto ed andava a scopare dietro le frasche. Vivere è già difficile, figuriamoci in clandestinità.

Quel tale che adesso non ricordo , si chiedeva dove vanno a finire i sogni non realizzati. Io non lo so. Può essere che muoiano anche loro all’alba sotto le coperte, o sotto la superficie di qualche lago ghiacciato di un azzurro come questo cielo.
Che poi credo si arrivi ad un punto in cui nemmeno ci si domanda più quali erano i nostri sogni. Quelli che avevamo da bambini, da ragazzini,da studenti sui banchi dell’università, da giovani adulti. Perché le cose sono cambiate. Le aspettative, i bisogni,le persone. Le situazioni. Le situazioni sono cambiate. Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato, e mò so’ cazzi tua e der tuo medico curante, direbbero a Roma.

Il sogno che doveva essere un sogno, mica un'ossessione. Vi ricordate Josè? Ma chi ne ha più voglia? Ma chi ne ha più la forza?

Alla reception la ragazza al telefono sbraitava in russo. A Torino sono brutte anche le russe, non è facile.  Dai non ti arrabbiare. Almeno te. Chissà da che parte della Russia sei arrivata, per essere capitata qui a fare la receptionist. Probabilmente vieni da  qualche paese sperduto ai confini con la Siberia o con il Kazakistan. Se eri di Mosca te ne stavi a Mosca, in un bell’ufficio caldo e rivestito di legno, a  guardare la neve cadere e concludere trattative da qualche milionata. Mica venivi  fino qui a Torino per fare cassa integrazione. Uscendo, la saluto nella sua lingua. Do svidanija . Lei smette di sbraitare. Mi sorride. Do svidanija , spazibo do svidanija . Non se l’aspettava. 

Radio 101  fa passare i Verve. Da quanto non li sentivo. Mille vite fa. Bitter Sweet Symphony. Ecco. Io sì. Io me l’aspettavo . Anche se forse speravo nei Pooh. *


(*Come mai i tuoi occhi ora stanno piangendo
dimmi che era un sogno e ci stiamo svegliando)



 

sabato 10 dicembre 2011

volta per volta..





After my picture fades and darkness has
Turned to gray
Watching through windows--you're wondering
If I'm OK
Secrets stolen from deep inside
The drum beats out of time--



 

giovedì 1 dicembre 2011

chi coltiva rose ha l'animo nobile, anche se poi magari bestemmia unpo' per questioni di location ed altro



magia nera


C’erano due autoarticolati rovesciati su di un fianco nel fosso, questa mattina. Uno in autostrada, in rettilineo. L’altro lungo una strada in mezzo alla campagna, sempre in rettilineo. Boh, forse gli autisti si addormentano, forse la nebbia, non so.

Sì sì è brutto da tutte le parti ma  qui di più, è inutile che cerchi di edulcorare la situazione. Qui esponenzialmente di più. Tendenzialmente ad infinito di più. Quindi stattene pure zitto, che mi fai più piacere. Di cuore.

L’ingegnere  dell’azienda  cliente che non mi può pagare ha 44 anni, mi dice di aver buttato gli ultimi tre anni nel cesso. “Chi me l’ha fatto fare di venire qui, tre anni fa”, mi chiede?
Ma che cosa gli rispondo? Come lo consolo? Io poi. Che sono fatto di Prozac per reggermi in piedi. Per alzarmi dal letto il mattino. Questo qui è una persona seria, con la bimba da portare a scuola di danza e tutte le menate. Le auto non gli piacciono, il calcio non lo segue. Di figa non parla. Ognuno si salva sa solo. Ma che brutto, così.

Domani vado in Toscana, forse compro due rose da collezione per ultimare il giardino.  Mi domando perchè continuo a buttare dei soldi in rose, tanto già lo so che poi non crescono perché non hanno l’esposizione adatta.  La location adatta, come direbbe qualche guru del marketing. La location è importante nella vita di una persona. Non scegli il posto dove nasci, e raramente quello dove vivi. 
 


(nella foto: Magia Nera, Barni.com. Ce l'ho) 

domenica 27 novembre 2011

novembre quasi dicembre

novembre quasi dicembre


Domenica 27 novembre anno del signore, di nostro signore Gesù cristo morto in croce,duemilaundici.

Al governo ci sono i keynesiani che tentano di salvare il salvabile. Qualcuno dice che la mela è troppo marcia, qualcuno dice che il torsolo forse forse ancora si può salvare. Io dico speriamo. Mariolino comunque uno di noi. Beh, forse con meno Prozac, ma pur sempre uno di noi. 

Sempre più famiglie fanno la fila alle mense della Caritas. I ristoranti comunque sono pieni, a stare a sentire il Silvio, che il giorno prima detta la durata del nuovo governo (“il governo Monti durerà sino a quando lo vorremo noi”), il giorno dopo, interrogato su di una potenziale riduzione delle tasse, si lava le mani con un perentorio: io ormai non conto più un cazzo. 

Il mondo è grigio il mondo è blu.  A volte davvero è grigio perché qui c’è tanta nebbia, soprattutto al mattino, ma poi asciuga un po’ e si rasserena. Averne, di novembri così. Che se non fosse per le foglie che cadono, direi che è quasi primavera. Cadere senza farsi male. Cadere senza l’obbligo di doversi rialzare. Come le invidio.

Che poi a novembre la città dovrebbe accendersi in un istante, in base a quanto affermava  la Giusy, ma io vivo in the countryside, tipo Crocodile Dundee,  in mezzo ai boschi, alle vigne, e fuori più o meno c’è sempre la stessa luce.  La stessa che c’è dentro.

Il giovane ragazzo ucraino aveva la faccia triste da ucraino triste. Fa il meccanico ed ha una fidanzata da urlo che è rimasta là, può essere che finiti gli studi si trasferisca in Italia anche lei, si sentono al telefono, gli manca molto.

Indosso sempre occhiali da sole con lenti polarizzate. Non servono a scurire, semplicemente mi aiutano a sfumare la realtà.

La signora del benzinaio oggi mi ha chiesto  se sapevo che è stata operata di tumore. Operazione, chemio , calvario. Sì, lo sapevo, ma cosa potevo risponderle? A certe domande, uno, cosa può rispondere?

Voglio ringraziare il lettore/lettrice zona Roma che nonostante tutto mi segue con disarmante costanza. Mi chiedo il perché di cotanta generosità nei miei confronti. Piccole cose che fanno piacere.

Ma dovrebbero essercene di più, molte di più, di piccole cose che fanno piacere, cristodundio, ed invece.

Invece io non sto un granché bene. Mi viene in mente una frase di Ecce Bombo: “…sta male, ha delle crisi, credo che sia schizofrenia, ma non è che spacca tutto”. Nel mio caso, sicuramente non è schizofrenia, ma ci sono dei momenti in cui davvero mi sale l'acido e vorrei spaccare tutto. Con l’autoradio in sottofondo che urla “Siamo solo noi….”

"...noi che siamo lontani ormai, da tutte quelle situazioni che ci univano
da tutte quelle piccole emozioni che bastavano"

Ecco. Il discorso di prima. Piccole emozioni che. Magari non bastavano, comunque c’erano, ci univano E riscaldavano un po’.

Sì, in certi giorni mi manca molto non poterti più baciare, ma ormai non ci sei più e poi lo sai, ognuno si salva da solo. Anche se io non è che sia molto bravo a salvarmi.

Fuori non so. Dentro credo di essere morto sedici anni fa.

giovedì 24 novembre 2011

se un diamante è per sempre, allora una miniera?

miniera diamantiTanisha (moglie russa di Goretexcowboy): Amore, mio amore, io dovere parlare con te…

Goretexcowboy: Titti, non vedi che sto potando le rose? Lo sai che non voglio essere disturbato, quando sono con loro

Tanisha: Oh mio amore giardiniere…io chiedere scusa, ma io bisogno di te, ha chiamato direttore finanziario di nostra  grande acciaieria.

Goretexcowboy: Di TUA acciaieria, vorrai dire (le schiocca un bacio a ventosa sul collo e le dà una pacca sul culo)

Tanisha : No no mio amore giardiniere, NOSTRA acciaieria. Tu non ricordare? Tu avere sposato me in comunione di beni. Tu avere detto me: “o comunione di beni o niente”, niet matrimonio. Tu sempre così romantico, sposato me per soldi….ahhhhhhhh (sospiro)

Goretexcowboy: Ah già,  hai ragione . Ero io che adesso avevo in mente che ti avevo sposato perché sei una gran  figa, invece era per i soldi. Hai ragione Titti. Va bene, cosa vuole questo rompicoglioni?

Tanisha : Vuole sapere come investire utili di questo anno. Questo anno con tua direzione + 83% di ebitda. Tanti tanti rublia. Lui non sapere cosa fare di tutti questi rublia, mio amore amore grande.

Goretexcowboy: Titti per cortesia, quante volte ti ho già detto che quando mi parli di soldi non voglio sentire la parola rublia. O traduci in euro, o traduci in sterline. Al limite franco svizzero, ma mai rublia. Va beh, digli di comprare un paio di pozzi , e poi c’era quella bella miniera di diamanti in Sudafrica che sembrava interessante. Guarda se è ancora disponibile (seconda pacca sul culo).

Tanisha: Sì amore, no problemy, allora pozzi petrolio e miniera.

Goretexcowboy: Brava la mia mogliettina. Ah stasera mi cucini  pesce.

Tanisha: Ah…ecco…mio amore… io non avere detto te una cosa (diventa tutta rossa in viso, poi all’improvviso pallida)…però io prego te, non arrabbiare…

Goretexcowboy: Non dirmi che hai rigato un'altra volta il mercedes sls ali di gabbiano perché chiedo il divorzio!

Tanisha: No no niet mercedes mio amore tu tranquillo….solo che…. sindaco di Mosca questa sera….invitato noi a grande festa a Cremlino…lui detto che popolo russo, grande popolo russo, amare te, te imprenditore dell’anno qui in Rassia, e questa sera noi ospiti, molta gente, tutti oligarchi di rassia, loro aspettano te parlare, tenere discorso,qui tutti amare te…

Goretexcowboy: Titti ma…..ma lo sai che io odio stare in mezzo alla gente, e poi uscire per cena….ma non potevi sbattergli il telefono in faccia? E poi al Cremlino si mangia sempre male.

Tanisha: No no amore, sindaco fare venire da Italia chef Gualtiero Marchesi….e poi a cantare c’è un certo….come si chiama? Adesso io dimenticato….un certo toto….cu…cutu….

Goretexcowboy: Toto Cutugno?

Tanisha: Sì amore, Cutugno….Toto Cutugno…..

Goretexcowboy: E va beh, se  viene anche Toto Cutugno, che cena sia. Ma alle dieci salutiamo tutti e ce ne torniamo a casa.

Tanisha: Sì mio dolcissimo, che poi io volere fare amore con te. Io adesso preparare idromassaggio, così poi tu raggiungere me (si incammina)

Goretexcowboy: Ah, Titti, ‘scolta un attimo. Ma sei proprio  sicura che ti abbia sposato per soldi? non ti ho sposato per quelle due tette da paura che ti ritrovi?

Tanisha: No no mio amore grandissimo , io sicura 100%, tu sposato me per soldi….tu italiano, tu sempre così romantico

Goretexcowboy: Mah, mi sembrava…… 

giovedì 17 novembre 2011

monti, ma vaffanculo

sono tanti e sono tra noi

Ho  l’ansia. No, dico, ho l’ansia. Questa sensazione di normalità. Questo governo di persone preparate, dai curricula da far impallidire un premio nobel, che parlano perfettamente l’inglese, che discutono di piani per lo sviluppo, livelli occupazionali, rapporti con l’Europa. Che rispondono ai giornalisti in maniera professionale, da gente  civile, senza pernacchie, senza gestacci. Un grandissimo economista come ministro dell'economia. Un generale come ministro della difesa, serio, in uniforme, impegnato in missione a Kabul.


Ho l’ansia. Io che puntavo tutto su di una manovra anticrisi basata su ddl antintercettazioni, processo breve, dialetto nelle scuole, DIALETTO NELLE SCUOLE, come farò adesso,  COME FARO’, con questo governo? E tutte quelle fighe di legno e quei cazzi che volavano…e adesso?

Monti, ma  vaffanculo!  Lo sai che per colpa tua dovrò imbottirmi di Tavor? 

martedì 15 novembre 2011

se una mattina ti svegli e non vedi il sole, sti cazzi, ce lo volemo mettere?

 j.m.


La parola “ippopotama” non c’è nel T9 del Nokia. L’ho scoperto oggi mentre stavo messaggiando con mia sorella, misteri della fede. 

A proposito di fede. La Rosy mi chiede se ho mai letto la Bibbia. “Uhm, mi pare di no”, le ho risposto, “però sono quasi sicuro di aver  visto il film”.

Ascoltami bene,spilungona teutonica. Non è che mentre ti allontani dopo avermi portato mezza di acqua minerale ti devi voltare di scatto per controllare se ti sto guardando il culo. Stai tranquilla, ma per chi mi hai preso? E’ ovvio che te lo sto guardando.


La giornata di oggi è cominciata nel migliore dei modi. Mentre stavo bevendo il caffè a colazione, mi è scappato un “cristo dio” rivolto a cuore di mamma che mi aveva chiesto tipo che ore sono. Dopo pranzo ho quasi sfasciato il finestrino della mia auto con un pugno. O, meglio, mi sono quasi sfasciato una mano contro il finestrino della mia auto dandoci un pugno. E sono solo le sedici.

Su beautifulpeople.com , leggo sul corsera, omini e donne mentono sul lavoro che fanno, tutti si spacciano per operatori nel settore del glamour, per rendersi più interessanti. Ma che cazzo me ne frega se operi nel glamour. Il glamour mi fa inorridire. A me piacciono quelle belle acciaierie tutto fumo ed olio bruciato, dimenticate nel mezzo di qualche area industriale fatta solo di nebbia e pianura.

H.H., il mago, il mago Helenio, che vinse tutto il vincibile con la Beneamata, già cinquant’anni fa si dedicava ad esercizi di yoga e meditazione. A bassa voce, nella semioscurità della sua stanza, ripeteva “io sono bello, io sono forte”. L’unica volta che ho provato a fare yoga, sono riuscito solo a pronunciare un più modesto: “mi sa che io sono un pirla”.

Dev’essere per questo, stavo pensando. Dev’essere ben per questo. Che. Tutto. Il nervoso. L’acido. La depressione. Il sentirsi esausti. Il faticare in ogni cosa. Per ogni cosa. Dev’essere  ben per questo. Che. Tutto, appunto.

Ok,ok. How I wish u were here. Tanto lo sapevi, che lo avrei scritto anche alla fine di questo post.  








martedì 8 novembre 2011

lo sai anche tu, Nan

 nan


Io non sto più bene Nan, è dal rientro dalle ferie di settembre che non ci sto più dentro, sono partito per la tangente e non riesco più a tornare Nan, mi sento nervoso, mi sento debole, mi sento che non so come fare Nan.

Ed è inutile che pensi  che certi momenti sono così per tutti e poi passano Nan, perché qui va tutto male, non c’è una merda che stia andando bene Nan, una fottutissima merda, qui certi momenti non passano mai, lo sai anche tu Nan.

E vorrei tanto che tu fossi qui Nan, vorrei potertelo dire, vorrei poterti raccontare cosa mi divora dentro, cosa lentamente mi uccide, e vorrei un abbraccio ed un bacio da te Nan,che davvero non mi ricordo l’ultima volta in cui sono stato felice.

Non mi ricordo.

Davvero.






fallingdown


..che poi, in ognuno di noi vive un inguaribile nazistello dal cuore d'oro..

lunedì 7 novembre 2011

le solite cose


non cambio


...non cambio, non lo so non cambio, non...sono solo spaventato dall'idea di un altr'anno con il serivizio militare che non posso più rinviare, gli esami, le solite cose e tutto il resto

(Nanni Moretti - Ecce Bombo)

domenica 6 novembre 2011

NOVEMBRE, 2011. MAMMA.....

 odissea nello spaccio


Novembre 2011, odissea nello spaccio.
In Italia non c’è crisi. I ristoranti sono pieni. Le fabbriche sono vuote ma chissenefrega. E poi nei ponti la gente va in giro a spendere e spandere. Dunque vediamo di abolirli, sti benedetti ponti, che non si lavora abbastanza. Lavurà lavurà, come direbbero a Cassano Magnago, la patria dell’Umberto, di quelli che ce l’hanno coi meridionali e che poi sposano le meridionali. Come l’Umberto.

Novembre 2011, odissea nello spaccio.
Gli italiani sono così poveri che la mafia albanese ormai rapina solo ville di connazionali albanesi.

Novembre 2011, odissea nello spaccio.
Marchionne ed il suo maglioncino nominati imprenditori dell’anno. “In Italia certe cose non le avrei potute fare, si sciopera per ogni cosa”. Poi vola negli Stati  Uniti per fronteggiare lo  sciopero generale indetto  dai dipendenti Chrysler, che non sono pagati abbastanza.

Novembre 2011, odissea nello spaccio.
Angelona dice che ci vorranno almeno 10 anni per uscire dalla crisi. Per Abberluscoma comunque la crisi non c’è. Sarkozy gli ride in faccia, ci ride in faccia, i soliti italiani pizza e mandolino. Fra dieci anni avrò quarant’anni. Angela,  onestamente speravo di essermelo preso nel culo già abbastanza.

Novembre 2011, odissea nello spaccio.
Eva Herzigova tradita dal marito. Eva, è inutile che mi chiami giorno e notte, non sono più libero, Adriana (Sklenarikova, ndr), ha divorziato per me . Te l’avevo detto che quel tipo non mi convinceva. Almeno fosse stato ricco. Ma voi belle donne guardate sempre alla simpatia. Eh.



giovedì 3 novembre 2011

letame


Nella trattoria dove il vento puzza sempre di letame c’è una nuova cameriera. Ha un accento stranissimo,non riesco ad identificarlo, sembra un misto di genovese e tedesco. E non riesco neppure a definirne l’età, dai 22 ai 45 anni ogni numero potrebbe essere buono. Capisco tuttavia che non è della zona perché è alta, bionda e con due occhi di cielo da illuminare una giornata di novembre come questa. Ah, dimenticavo,non ha nemmeno i baffi e sorride sempre.

L’omino che mi deve dei soldi chissà che scusa si inventerà per giustificarsi. Che si incazza pure, come se avesse ragione lui. Perché in fondo ognuno ha diritto di rivendicare il proprio diritto all’insoluto. Mi piacerebbe tanto potergli rifilare due schiaffi, ma non posso , perché è l’unico cliente che ho di un certo livello. Anzi, con la mia Direzione dovrò pure cercare di edulcorare la situazione.

Gli extraterrestri non arrivano ed io sono esausto.

Il benzinaio dell’Autogrill ha fatto due conti. Dunque, quest’anno ha fatturato il 40% in meno dell’anno scorso. La differenza la fanno soprattutto i camion, che invece di viaggiare, sono fermi nelle aree di parcheggio.“Guarda quel rumeno lì”, mi dice. “Sono cinque giorni che è fermo. Mangia, caga, dorme, tutto in quest’area di servizio. Sino a quando non arriva un ordine di carico dalla sua azienda, lui non può muoversi”.

Non riesco più a dormire, se non quando guido e sono lanciato ai 130.

Ho 2 obiettivi importanti che mi sono prefissato prima di fine anno e ….ma vaffanculo 




martedì 1 novembre 2011

 novembre


"Wake me up when September ends", cantava quel tale. Ma settembre è già finito da un pezzo. E pure ottobre, mi dicono. Che io neppure me ne ero accorto.

Adesso novembre. Crocefisso al muro con le gambe a penzoloni.  


Così, senza nemmeno  un perché.  
 

NOTTAMBULO LANGUOR

l

 arriva un tipo di Milano
tutto nottambulo languor
mette la mancia sopra il piano
e chiede che si suoni ancora ancor

sì suona ancora orchestrina
che poi vedrai che se ne andrà
suonate "Bella Madunina"
forza orchestrina del mio cuor


(Paolo Conte - L'orchestrina - )



 


   


domenica 30 ottobre 2011

anima fragile

anima fragile


Alice aveva solo 32 anni, si era sposata da poco ed era già responsabile ricerca e sviluppo.

Alice si è sentita male lunedì della scorsa settimana, l’hanno portata all’ospedale. Leucemia.

Venerdì, mi racconta Sister Blister, hanno telefonato in ditta: “Ci sono state delle gravi complicazioni”.

Ieri i funerali. Il tutto nel giro di neppure una settimana.
Di una storia che poteva essere splendida,non esiste più nulla, se non le lacrime e la rabbia del perché certe situazioni debbano per forza finire con  questo epilogo.

Penso ai famigliari, ai colleghi, a suo marito che se l’è vista togliere così, senza neppure capire cosa stava succedendo, senza neppure capire il perché stava succedendo. Che sarà pure vero, la vita continua anche senza di noi, però poi ci sono dei vuoti da riempire, dei silenzi coi quali combattere ogni giorno,ogni notte, per sempre.

Il  prete che terrà la funziona spiegherà che Dio è buono e che l’ha voluta con sé.
Io invece  dico che Dio non esiste e che,nel caso, avrebbe bisogno di ottimi avvocati.

una chicca.....

cuore di papà

bambino

Mi piaccioni i bambini, ma solo dopo averli cremati

martedì 25 ottobre 2011


















Me ne mandate uno, che almeno mi tiro un po' su?
Di bacino, non di bambino.

Ah shhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhha...........


bacino

lunedì 24 ottobre 2011

altro che luce.....

muro cemento


La luce alla fine del tunnel non si intravvede nemmeno più, probabilmente si è spenta o forse non era una luce ma  solo la mia suggestione, alimentata  da una vana speranza che qualcosa dopo tutto potesse cambiare.

Alti e bassi, qualche acuto, qualche urlo strozzato in gola con la paura di fare troppo rumore, che non si sa mai, che bisogna sempre andarci coi piedi di piombo, tanto è inutile  farsi troppe illusioni.

Adesso,  l’unica cosa che scorgo davanti a me,  è  il solito muro di cemento grigio, freddo, che sembra quasi di ghiaccio. Chissà che fatica doverlo scalare di nuovo, con le mani già doloranti dal solito arrancare, con  quelle ferite che conosco troppo bene e che tornano regolarmente a sanguinare. Alzarsi, cadere, rialzarsi, ogni volta con qualche livido in più,con la pelle che si fa sempre più dura, quasi insensibile.

Che poi ad essere onesti non ci avevo davvero mai creduto. Sapevo delle coincidenze. Sapevo che ad ognuno spettano quei 15 minuti di celebrità, ma poi si deve tornare necessariamente coi piedi per terra, la vita non è un film, figuriamoci la sfiga.

Grandi prospettive che si sono disciolte come aulin in un bicchier d’acqua. Il tutto nel giro di un paio di settimane. Dalle stelle alle solite maleodoranti stalle.
A volte cristosanto ritornano. Con puntualità svizzera, per giunta.

domenica 23 ottobre 2011

random thinking on a sunday morning

 people with money


Mi sto rendendo sempre più conto che, per le ragazze, non può esistere la categoria delle “ragazze magre”. Quindi se parli con loro, noterai subito che si autodividono essenzialmente in “ragazze normali” e “ragazze anoressiche”.
Il dialogo solitamente è questo.
-A me piacciono le ragazze magre.
-Ah, dunque ti piacciono le anoressiche.
-Ma no, mi piacciono le ragazze magre, con un bel seno ed il culo piccolo, cosa c’entrano le anoressiche? L’anoressia è una malattia, mica mi piacciono le ragazze malate.

La moglie del mio titolare mi chiede quando sposerò la mia fidanzata. Le rispondo che, con quello che porto a casa a fine mese, la mia fidanzata preferisce che io dorma dai miei, e lei dai suoi. Aspetteremo momenti migliori. Sono sicuro che arriveranno, non appena sarà varato il ddl intercettazioni.
(Ma poi non sono neppure fidanzato, cazzo vuole questa qui?)

Stavo riflettendo su questo concetto. La differenza tra un coglione coi soldi, ed una persona molto in gamba senza soldi, la fanno soprattutto i soldi.




venerdì 21 ottobre 2011

er pelliccia der quartiere

 er pelliccia 


Non so se avete notato, ma Gheddafi è morto. È stato ucciso da un ragazzotto di vent’anni,  che lo ha fatto fuori con un colpo alla tempia. Non tanto per vendicare il popolo libico, quanto per impossessarsi della sua pistola d’oro. Rivendendola, suppongo che il Libia possa vivere agiatamente per almeno un paio di generazioni.

Er Pelliccia invece mi è troppo simpatico,peccato non sia un bocconiano, quanto mi avrebbe fatto piacere poterlo taggare con “uno di noi”. In sovrappeso, faccia da ebete, lancia un estintore di spalle, col rischio che gli cada in testa, non colpisce nulla, solo il selciato a causa di una banale quanto fastidiosa legge di gravità, dopo di che scappa ridendo.
Una scoreggia nello spazio, immediatamente arrestato dai segugi Digos che speravano di spacciarcelo con un temutissimo black bloc, un sovversivo, un reazionario in lotta contro le forze dell’ordine.


Bravi sbirri, la storia che si ripete. L’unico fermato  è uno sfigato con le occhiaie da cannato, così rincoglionito da non sapere nemmeno lanciare un sampietrino. Figuriamoci un estintore.  


Bene bravi bis

lunedì 17 ottobre 2011

SOPRATTUTTO SOPRAVVIVENTI

che ne so

Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi, ma qualcuno si sentirà così
persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che, siamo ancora chi,
siamo ancora chi, siamo ancora
che ne so ?


(Ancora in piedi - Luciano Ligabue)


domenica 16 ottobre 2011

perdona, clown .....


clown

Eppure era così facile ridere.
Adesso è tutto diverso. Adesso è tutto cambiato.
Gli abbracci che diventano inopportuni.
I sorrisi di plastica in cui fingiamo di credere.
Si perde tutto. Anche il piacere nelle giornate di sole.

Ma cos’è stato di quel tempo, mi chiedo? 



 


Clown, perdona, clown
se non si ride e non si applaude qui
clown, capisci, clown
siamo insensibili

Clown, guardaci, clown
siamo sicuri di non esserci
clown, capisci, clown
siamo invisibili



(Paolo Conte)