domenica 29 novembre 2009

ragnatele crocefisse


prateria[1]



E distese infinite di cocci di vetro
 



di ceneri ardenti
 



di piume di cicogne morte in volo al tramonto
 



di buche nell’asfalto lucido
 



di petali di rose fradice a novembre
 



di ferite sempre aperte curate col sale
 



di nodi in gola che mica si sciolgono quando lo vorresti
 



di sospiri soffocati  nel buio
 



di mosche che divorano cadaveri di ricci schiacciati
 



di amicizie interrotte
 



di anniversari mancati
 



di strade coperte da neve sporca
 



di sangue amaro seccato sui polsi
 



di cuori fatti a pezzi con le forbici
 



di scelte sbagliate
 



di  parole non dette
 



di cose non fatte…



 

mercoledì 25 novembre 2009

don't let me get me....

let me get me


Medico di famiglia: Allora, è un bel po’ che non ti vedo


Goretexcowboy: Eh, meno male...


Medico di famiglia: Che faccia, ma  dormi al notte?


Goretexcowboy: Non lo so. Le volevo parlare giusto di questo.


Medico di famiglia: Che non dormi la notte?


Goretexcowboy: Che non so nemmeno più se dormo la notte. C’è una sfumatura da cogliere,importante. Sa, i dettagli…


Medico di famiglia: E’ come l’altra volta?


Goretexcowboy: No, sta volta non passa.


Medico di famiglia: Più?


Goretexcowboy: Più. Non passa più. Davvero. Quindi adesso mi fa una bella ricetta.


Medico di famiglia: Cosa vuoi che ti prescriva?


Goretexcowboy: Un giorno nella vita di qualcun altro.


 


Doctor, doctor won't you please prescribe
somethin
A day in the life of someone else?
Cuz I'm a hazard to myself

Don't let me get me
I'm my own worst enemy
Its bad when you annoy yourself



P!NK forever


 


 


martedì 24 novembre 2009

..dopotutto,fernet branca


C’era questa commessa  di colore nel negozio di vestiti  che mi ricordava tanto la “Mamy”  del film “Il bisbetico domato”, quella che faceva da domestica ad Adriano Celentano.



Quindi, mi provo questo gessato blu,  mi va bene, vado alla cassa per pagare.



 



Mamy : che belo questo vestito, molto belo. Speta che lo mettiamo in porta abito omagio (non conosceva le doppie consonanti)



 



Goretexcowboy : Ah grazie. E mi servirebbe anche una cravatta. Quella in vetrina di che colore è, lo vista di sfuggita…mi sembrava verde bottiglia



 



Mamy : sì verde verde, molto bela, sta molto bene con questo abito, tu volere cravatta verde,io toglierla da manichino, non c’è problema



 



Goretexcowboy : Mah, no, vorrei questa più arancione, non mi piace  quel verde



 



Mamy : Sì neanche a me piacere quel verde, non belo, molto stupido chi ha fatto quella vetrina. Mio titolare, credo. Cravatta arancione molto bela. Tu piace vestire in modo molto….



 



Goretexcowboy : in modo molto?



 



Mamy : modo molto…pariscente…



 



Goretexcowboy : Mah, oddio. Per lavoro. Beh, direi elegante, più che appariscente..



 



Mamy : no, no, questo vestito pariscente. Tu mica sei venditore per caso?



 



Goretexcowboy : Eh, sì, sono un venditore. Questo gessato è per i clienti importanti.



 



Mamy : ma no ma no, tutti clienti sono importanti.  Mica mi dirai tu avere anche clienti sfigati?



 



Goretexcowboy : Soprattutto quelli



 



Mamy : buahahahahahahaha (tono allegro)



 



Goretexcowboy : Buahahahahahaha ( dopotutto, tono non così allegro)



 



 



 




giovedì 19 novembre 2009

con le rughe un po' feroci sugli zigomi


angeli caduti



Che poi sì, ci pensavo oggi pomeriggio mentre guidavo.



Dev’essere abbastanza emblematico.



Non riuscirei altrimenti a spiegarmi il perché.



Voglio dire.
Il perchè i miei angeli debbano  essere sempre



un po’ spelacchiati.

Sarò che sono come i cani, che somatizzano i padroni



 



 



 

lunedì 16 novembre 2009

dimmelo tu cos'è


la_paura[1]



È l’anello di diamanti che cade nella grata del tombino



 
 



 È il letto di chiodi sul quale mi devo sdraiare ogni notte



 




 È Gesù Cristo morto in croce per salvarsi dai suoi peccati



 



 



 È il dito mozzato dalla lama della sega



 




È il respiro che mi manca proprio quando mi devo rialzare



 



 



 È il cadavere fatto a pezzi nascosto nel frigo



 



 



È un peso troppo grande dentro la mia testa



 



 



È il non  trovare più la forza per arrivare a fine giornata



 



 



E’ la mongolfiera che si è bucata appena sopra l’oceano



 



 



È il vento che sradica gli alberi



 



 
È la stalla in fiamme con dentro il bue grasso



 



 



È l’aver esaurito il libretto delle giustificazioni



 



 



È l’argine che non regge la piena la vigilia di natale



 



 



È il prete di paese posseduto dal demonio



 



 



È la foglia gialla che si posa sulla rotaia del tram



 



 



È una caduta da cavallo in un cespuglio di spine



 



 



E' lo specchio rotto in mille pezzi e mille anni di guai
 



 



È un volo di duecento metri nel vuoto



 



 



È il sangue che cola dai polsi tagliati dell’angelo



 



 



È la testa di un altro innocente che rotola piano nel dirupo di rose selvatiche



 



 
In fondo è solo paura di. In fondo è solo un altro buco nell’acqua.
 

Non è niente. Adesso prova a dormire.

sabato 14 novembre 2009

è pur stata un'emozione o no?

Isole e navi che
portano ancora con se
uomini simili a me
io penso a te
c'è un'acqua qui che credimi
ne hai visti specchi oramai
ma non di certo così
si vede l'anima

e quella cena cena a lume di candela
con le tue labbra che sembravano di cera
è pur stata un'emozione o no?

venerdì 13 novembre 2009

angeli&demoni s.n.c.


angeli-e-demoni[1]



 



 



 



sempre l'angelo dalla bocca storta... 

 





Goretexcowboy                     : Ancora tu? Ma non dovevamo rivederci più?
 





L’angelo dalla bocca storta : E come stai?
 





Goretexcowboy                     : Domanda inutile. Perché mi perseguiti?
 





L’angelo dalla bocca storta : Non so dove andare. E poi su questa terra,  tu sei il mio unico amico.



 



Goretexcowboy                     : Che culo. Beh, io non devo andare da nessuna parte. O, meglio, dovrei ma non so dove andare. L’ultima volta mi hanno tirato dei bulloni.
 





L’angelo dalla bocca storta : Sì,ma io  ho queste ali artritiche, bagnate,spiumate. Non riuscirò mai più a librarmi in volo. Non riuscirò mai più a tornare in paradiso.
 





Goretexcowboy                     : Bell’angelo di merda. Scusa ma non puoi farti venire a prendere? Qualcuno si sarà accorto che manchi lassù tra i tuoi simili.

L’angelo dalla bocca storta : No, nessuno, sono solo un numero. Uno stupido numero. Uno dei tanti. Il paradiso non è bello come vogliono farvi credere.  In paradiso si sta un po’ meglio che altrove, ma poi   ognuno ha i suoi problemi.
 





Goretexcowboy                     : Ma c’è almeno un po’ di sole tiepido per scaldarsi le ossa?
 





L’angelo dalla bocca storta : Ma sì, qualcosa c’è, poi però ognuno si fa i conti nelle proprie tasche.
 





Goretexcowboy                     : E’ normale. Cosa ti aspettavi? Che tutti accorrano al tuo capezzale ogni volta che chiami?
 





L’angelo dalla bocca storta : C’è che quelli che dicono di essere tuoi amici, in realtà…Sì, forse qualcuno, ma alla fine i problemi personali prevalgono sempre.
 





Goretexcowboy                     : Siamo soli.
 





L’angelo dalla bocca storta : Eh cosa vuoi. Chi ha la moglie malata, chi ha perso il lavoro, chi deve portare i bambini a scuola, chi ha bucato la gomma in tangenziale e non ha la  ruota di scorta. Alla fine mi ritrovo a parlare allo specchio. Ma li capisco, li capisco.
 



Goretexcowboy                     : Ti capisco. E’ così per tutti. Gli amici sono amici sino a quando non ti servono.
 





L’angelo dalla bocca storta : Già. Allora, mi porti con te?
 



 





Goretexcowboy                     : No. Come angelo sei impresentabile. E poi, onestamente, puzzi. E hai le ali bagnate. Mi sporcheresti i sedili.



 



 

domenica 8 novembre 2009

fegato fegato spappolato


Prometeo[1]



Respiri spezzati da frammenti di vetro.



Dentro il mio stomaco.
 



Nemmeno ricordavo,



di averli inghiottiti.
 



Assuefatto dall’abitudine di masticare amaro.



 



L’aquila divora il fegato che mi ricresce la notte.



Il mio regno per la testa del dannato pennuto. 



 



 



 



 

venerdì 6 novembre 2009

dialoghi plutonici (2)

reebok-pump[1]


Amica                : E quindi la Reebok sta mettendo in commercio queste scarpe particolarissime che dovrebbero assicurare…


 


Goretexcowboy : Ma sono mica le Reebok Pump?


 


Amica                : NO NON SONO LE REEBOK PUMP QUANTO SEI CRETINO, sono delle altre  Reebok che in base a come ti fanno camminare dovrebbero andarti a modellare i glutei e..


 


Goretexcowboy :  Umpf sì, le Reebok San Gennaro, e tu chiaramente c’hai creduto. E di che colore le hai richieste?


 


Amica                 : Rosa e bianche.


 


Goretexcowboy : Mah, onestamente fanno un po’ troppo ‘Barbie Girl’. Ora, mi sembra che tu possa assomigliare a tutto, fuorché alla Barbie.


 


Amica                : Uff, in base ad uno studio che hanno fatto, se una donna avesse le misure della Barbie non riuscirebbe a stare in piedi


 


Goretexcowboy : Non so perché, ma le donne che mi citano regolarmente questo studio non superano mai il metro e sessantaquattro. Coincidenze?


 


 


 

giovedì 5 novembre 2009

dialoghi plutonici (1)



Goretexcowboy: Come stavi bene nelle foto del 2008. Beh, a parte per il colore dei    capelli. Inguardabile. Però sembravi così giovane. Ci hai dato dentro col Photoshop?



 



Amica                 : Ma scherzi? Io non elaboro mai nessuna foto.



 



Goretexcowboy: Umpf, allora mi sa che c’hai avuto proprio un crollo.



 



 






buahahahaha...che poi mentre guidavo mi è venuta in mente la scena al minuto 42 e non la smettevo di ridere....grazie amica di Goretexcowboy

domenica 1 novembre 2009

glue addicted


glue addicted



 



E percorro sentieri di spine senza farmi male



E mi arrampico su muri di specchi senza scivolare



E nuoto a dicembre dentro  laghi di ghiaccio



E spengo la luce per fare sogni di seta



E cammino leggero a mezzo metro da terra



E cammino incurante a mezzo metro dal cielo



E mi strappo la pelle senza sanguinare



E sto giorni settimane mesi senza mangiare



E segno goal bellissimi da centrocampo



E  batto la testa sul muro senza sentire dolore



E alzo la voce senza chiedere scusa



E cado al suolo per rialzarmi e ancora cadere e ancora rialzarmi



E bacio capelli di miele che sanno di sole



E mi prendo tutto senza dire niente



E mi prendo tutto senza dare niente



 



Almeno sta volta. Almeno una volta.



 



- Coccoina, grazie.  Il barattolo più grande che avete.
Non importa quanto mi costa -