martedì 23 febbraio 2010

il diavolo veste prada, per questo ha bisogno di soldi

anymore


Goretexcowboy: - …quindi sì, quello che lei mi dice  è tutto giusto, e io lo condivido perfettamente,è un momento decisamente difficile, e mi reputo decisamente, decisamente fortunato ad avere un lavoro,  solo che vorrei un aumento. -


 


Capo di Goretexcowboy: - E di quanto? -


 


Goretexcowboy: - Il 25 % in più. -


 


Capo di Goretexcowboy: - Il 25% in più? ma lei è un pazzo! Allora, seriamente, quanto vuole? -


 


Goretexcowboy: - Solo il 25% in più. -


 


Capo di Goretexcowboy: - Poi lo so, che sputtana tutto in vestiti. Quanto ha pagato quel completo? E’ immorale. -


 


Goretexcowboy: - A parte che i vestiti mi servono per lavorare. Comunque. Il prezzo pieno era sei e tredici, prezzo outlet quattro e ventotto. In saldo,  l’ho portato via con novantotto euro. Sarebbe stato immorale, non comprarlo. -


 


Capo di Goretexcowboy: - Buaahahahahaha….mi sa che lei è più bravo a comprare, che a vendere. -


 


Goretexcowboy: - Buahahahaha , ha proprio ragione. Allora? -


 


Capo di Goretexcowboy: - Ma a cosa le servono sti soldi? -


 


Goretexcowboy: - Essenzialmente mi piacciono. Poi, capirà, ho già trent’anni.-


 


Capo di Goretexcowboy:  - Suppongo voglia andare a vivere da solo. -


 


Goretexcowboy: - Ma nemmeno per idea. I miei hanno una casa così grande, che senso avrebbe? Proprio  adesso poi, che devo anche piantare le rose nuove in giardino. Non esiste proprio. Semplicemente, nel 2015 voglio comprarmi una Mercedes SL. Mi piacciono. Le Mercedes. -


 


Capo di Goretexcowboy: - Buahahahaha. Ha davvero la faccia come il culo. -


 


Goretexcowboy: - Buaahahahahaha…come il culo, mi manca proprio la riga in mezzo. Allora? -


 


Capo di Goretexcowboy: - E va bene, ma non mi faccia mai più una richiesta del genere. Non ci provi. Mai più. Intesi? -



 


lunedì 15 febbraio 2010

Cos all of the stars Are fading away Just try not to worry You'll see them some day


Angelo dalla bocca storta: - Mi dispiace, avrei dovuto attraversare sulle strisce. –



 



Goretexcowboy: - Almeno potevi guardare se sopraggiungeva qualcuno. Certo, farsi stirare da un camion. Tra l’altro sembra che gli dovrai pure pagare i danni. Mi auguro tu sia assicurato. –



 



Angelo dalla bocca storta: - Forse, a sto punto, mi converrebbe morire. Credo che la mia polizza sia scaduta –



 



Goretexcowboy: - Morirai. Hai perso troppo sangue. C’era sangue ovunque quando ti hanno raccolto. Vetri e schizzi di sangue ovunque. Mi dispiace. –



 



Angelo dalla bocca storta: - Davvero ti dispiace? –



 



Goretexcowboy: - Un po’ mi ci ero affezionato, a  te.  E poi, sai come dicono: chi ha un cane, vive più a lungo. Vabbè, un cane… -



 



Angelo dalla bocca storta: -Ti posso toccare ancora una volta? –



 



Goretexcowboy: - No, con quelle manacce mi sporcheresti il completo. Scordatelo. Tranquillo. –



 



Angelo dalla bocca storta: - Umpf. Certo che andarsene così. Avrei desiderato una fine più dignitosa. Avrei preferito morire nel tentativo di salvarti. Una morte bianca. Me ne sarei andato con tutti gli onori. –



 







Goretexcowboy: - Sarebbe stato un gesto apprezzabile, anche se credo di essere insalvabile. Però avresti potuto almeno una volta prestarmi le tue ali. –



 



Angelo dalla bocca storta: -Le mie ali? E perché? Così artritiche, nemmeno si aprivano più, ultimamente. –



 



Goretexcowboy: - Beh, le avrei usate per precipitare al suolo. Nessuno si sarebbe arrovellato per cercare spiegazioni allo schianto. Anche Jessica Fletcher avrebbe pensato: “ Che sfortuna, non si sono aperte le ali. Un problema tecnico. Pace all’anima sua. Che c’è stasera per cena?” Anche Jessica. –



 



Angelo dalla bocca storta: - Bon. Adesso però non mi sento più le gambe. E che freddo che ho addosso. Sì, è la mia ora. Decisamente. Mi dispiace per come sono andate le cose. E’ che ti ho conosciuto che ero già troppo stanco. Forse avessi avuto qualche secolo in meno. –



 



Goretexcowboy: - Oh, ti capisco. E poi anch’io sono esausto, che ho solo trent’anni. –



 



Angelo dalla bocca storta: - Solo trent’anni? Vabbè. Però un pochino ci ho provato, dai –



 



Goretexcowboy: - Sì, un pochino sì. Forse sono io, che non ci ho provato nemmeno. Solo che mi viene tutto così difficile. Dannatamente difficile. Anche respirare. Credi che mi daranno un nuovo angelo? –



 



Angelo dalla bocca storta: - Forse. Forse ne avrai uno un po’ più presentabile di me. Con delle belle piume lucide e dei capelli color miele. E sempre elegante –



 



Goretexcowboy: - E sti cazzi. –



 



Angelo dalla bocca storta: - E sti cazzi, hai detto bene. Cough cough…allora io muoio...promettimi che te la farai passare….pensa, sto morendo, e nemmeno posso bestemmiare –



 



Goretexcowboy: - L’etichetta –



 



Angelo dalla bocca storta: - Promettimi che te la farai passare . –



 



Goretexcowboy: - Posso solo prometterti che ci proverò un po’ di più. Ma quelle ali, quelle ali che hai dietro la schiena…non credi mi spetterebbero di diritto? –



 



Angelo dalla bocca storta: - Accendimi la radio, ti prego. Voglio andarmene sulle note di questa canzone –



 



Goretexcowboy: - Quale canzone? –



 



Angelo dalla bocca storta: - Questa. Accendi, dai. –




giovedì 11 febbraio 2010

Comunisti al sole 3 - Lessico Familiare - (astenersi cuori deboli)


vado_a_vivere_da_solo[1]



Goretexcowboy:  -“Allora pa’, mi darai una mano col mutuo se compro la casa di Ersilia?"-



 



Madre:  -“ Ma perché, vuoi andare a vivere da solo? A 100 metri da qui, per giunta?”-



 



Padre: -“Cala cala”-



 



Madre: -“Ottanta? Ottanta metri”-



 



Padre: -“Cala,cala”-



 



Goretexcowboy: -“ E’ che ci devo portare le mie puttane. Come faccio a portarmi a casa delle puttane, se voi siete sempre qui rinchiusi in casa? Mi sembra un ospizio”-



 



Madre: -“ Ma non te le puoi scopare in macchina? Senza doverle portare necessariamente a casa, voglio dire”-



 



Goretexcowboy: -“ Umpf, non capisci, non è la stessa cosa. E poi coi tacchi mi graffiano il cruscotto”- 



 



Padre: -“ Ste zoccole…..buahahahahaha”-



 



Goretexcowboy: -“ Vabbè, pazienza. Allora mi compro un pappagallo”-



 



Padre: -“ Ma perché? Non pisci più nel water? Possibile che sei sempre quello delle novità?" -



 



Goretexcowboy: -“ Capisci un cazzo te,oh. Intendevo un pappagallo vero, con le piume…cra cra cra …un pennuto."-



 



Madre: -“ Ma cosa ti salta in mente? Lo sai quanta cacca fa, un pappagallo? E se puoi muori? Metti che un domani muori. Può capitare, no? Chi la pulisce la sua gabbietta? Che io sono stufa, sai? E no caro, io sono stufa. Ho già dovuto togliere tanta di quella cacca quando tu e tua sorella eravate piccoli. Io sono stufa, va bene?" -



 

martedì 2 febbraio 2010

la donna il sogno il grande incubo


grande incubo

Avevo quarant’anni ben portati ed una Mercedes SL. Ho capito che era un sogno per i quarant’anni ben portati, mica per la cucciolina made in Stoccarda.



Torno a casa con la voglia di farci un giro. Mia sorella mi apre il cancello.



-Ti hanno rubato il Mercedes. Stanotte. Hanno forzato il portone del garage. Non mi sono accorta di nulla. -



-Sei una testa di cazzo coi timpani piombati – le rispondo. Poi, con aplomb del tutto inusuale visto il caso, aggiungo – Pazienza, mi è costata una vita, ma era assicurata. L’assicurazione mi ripagherà del furto.-



-Guarda che l’assicurazione era scaduta proprio ieri, e tu ti sei DIMENTICATO di rinnovarla. –



 



Mi risveglio nel letto di un ospedale. Indosso un pigiama di flanella azzurro. Io che non ho mai indossato pigiami. Capisco dalle ventose appiccicate al mio petto che  mi stanno facendo un elettrocardiogramma. Nella stessa stanza, disteso su di un letto, c’è un vecchio prete vestito di tutto punto, con tanto di collare ed una flebo al braccio.



 



Mi addormento, e al mio risveglio c’è mia madre che mi dice:



-Guarda che l’assicurazione te l’aveva rinnovata papà proprio ieri, quindi risarcirà tutto. Tua sorella è una testa di cazzo. Ma da dove esce, sto pigiama di flanella azzurro?



 



Io mi alzo dal letto, mi libero dei cavi dell’elettrocardiogramma, apro la finestra ed urlo con tutto il fiato che ho nei polmoni tutte le bestemmie che conosco, in diverse lingue. Mi distendo nuovamente nel letto, esausto.



-Non ci è nemmeno permesso sognare – puntualizza il prete con voce stentata -Ma quando puoi,vedi di darti una calmata-. Dopo aver emesso un rantolo di tosse, muore.



 



 



mentre nel mondo tutti dormono
così anch'io mi sveglierò
con la sveglia scarica ormai
e con mia madre che mi dice "dai,
come fai tutte le volte a non svegliarti mai"
e tutto questo finirà così

ma adesso sono qui