venerdì 24 settembre 2010

e sì...


joining u



and yes
 



they're in shock
they are panicked

 



you and your chronic
them and their drama

you this embarrassment

 



us in the middle
of this delusion...



(Alanis - Joining you)

lunedì 20 settembre 2010

rob da matt


phone call



Vorrei sapere chi mi ha cercato oggi all’ora di pranzo dall’Australia. Sicuramente qualcuno che ha sbagliato numero di telefono. Anche perché nell’altro emisfero sarà già stata notte fonda. Che ce ne vuole secondo me ad azzeccare un numero di telefono a caso dall’altra parte del mondo.
 



Tra l’altro credo mi abbiano chiamato pure da un’azienda. Quindi chiunque tu sia, sei già abbastanza sfigato da essere ancora al lavoro a notte fonda, in più sbagli pure numero. Misteri della fede.

venerdì 17 settembre 2010

thank god, it's....


pianista



Sopra il pianoforte c'era un avviso a stampa:



"Non sparate sul pianista. Fa del suo meglio"



 



(Oscar Wilde)

martedì 14 settembre 2010

ATTUALITè, LIBERTè, FRATERNITè


attualità



Oggi in realtà volevo scrivere un post un po’ più intimista circa il tempo che passa e le solite minchiate, invece credo che lo rimanderò tipo a domani perché ci sono alcune notizie d’attualità degne di essere commentate.



 



A parte gli arbitri di calcio giacobini comunisti che ce l’hanno con Berluscosa. Eh, che ci volete fare. Prima i giudici nei tribunali, poi i giudici di campo. Questo ometto è proprio perseguitato dalla sinistra becera mangiabambini.



 



Comunque. La notizia più buffa vede come protagonisti gli amici Libici, ai quali abbiamo regalato un paio di motovedette armate. Gli amici Libici hanno avuto l’ottima idea di mitragliare un peschereccio italiano.
La Libia, fa comunque sapere Maroni, si è scusata. Ah, sì? E con chi, con te? Abbia pazienza, mister Maroni, ma qui si doveva prendere il buon Gheddafi per un orecchio e portarlo davanti alla televisione di Stato per fare le scuse alla nazione. Tanto mi pare che abbia un ottimo rapporto, con le televisioni italiane.



Tra l’altro a bordo di queste motovedette c’erano pure dei finanzieri italiani. Quindi è stato come se ci fossimo sparati da soli. Ed erano finanzieri, meno male che non erano amici carabbinieri. Vi immaginate le barzellette che ne sarebbero uscite?



 



Un'altra news degna di nota invece ci proviene dalla prodigiosa capacità di calcolo di Mrs Mariastella Gelmini, ministro del non si sa bene cosa. Ah sì, di quella che dovrebbe essere definita come “istruzione italiana”, e nella quale lo stato italiano ci  investe appunto meno di quanto ci investe una nazione come il Brasile. Brasile. Grande nazione.



In base ai suoi calcoli, gli insegnanti precari potrebbero essere assorbiti in 5-7 anni.
Ora. Non sai nemmeno se ci sarai ancora fra 3 mesi. In ogni caso da qui a 5-7 anni nella migliore delle ipotesi si alternerebbero almeno altri 3 diversi ministri dell’istruzione.
Poi. La signora Mariastella potrebbe cortesemente prestare orecchio a quanto dice il giacobino comunista Scrima,  segretario generale della Cisl scuola? Mica per altro, ma questo tizio ha fatto un calcolo, sembrerebbe che per assorbire tutti i precari occorrano circa 30 anni. Eh, signori. Non stiamo parlando di sei mesi in più o sei mesi in meno. Ci sono venticinque anni di differenza, che ballano.



 



Poi. La giornalista Inez Sainz ha denunciato per molestie sessuali la squadra di football dei NY Jets. “Oh mio dio”, penso, “chissà cos’hanno combinato questi scapestrati”. Poi leggo meglio. Commenti e battutacce. Inez Sainz, che tra l’altro basta digitare il tuo nome su google per trovare qualsiasi immagine di te seminuda in pose non certo da Monaca di Monza.
Lo sai quante donne pagherebbero, per un paio di quei commenti e quelle battutacce?



 



Ed infine. Sciopero dei benzinai. E qui mi sale la bile. Tutti sanno che in italia le compagnie fanno cartello. Abbiamo la benzina più cara del mondo. E come se non bastasse, I gestori sono decisi a protestare contro le compagnie petrolifere, che accusano di «abbandonare gli investimenti e smobilitare, oltre a scaricare duramente sull’anello finale della filiera tutte le contraddizioni del sistema»”. Co co cosa? Le contraddizioni del  sistema? Adesso che fa comodo a qualcuno, il sistema presenta delle contraddizioni? Mica ci avevo pensato.  Dio dio dio……



 





Speriamo venga presto l’insurrezione popolare armata. Qualche proiettile calibro 22 conficcato in qualche testa a casaccio.
Senza distinzione di sesso, razza ed opinione politica.
Ed ecco che ti risolvo la situazione.



domenica 12 settembre 2010

come stai?


ridere di te



...io sto uguale



anche se penso che



chissà quante volte



hai riso tu di me



 (Vasco Rossi - Ridere di te )

venerdì 10 settembre 2010

mercoledì 8 settembre 2010

effettivamente qualcosa non va

ingranaggio rotto

Dev’esserci qualcosa che realmente non funziona.
 
Prima erano solo gi uomini sposati. Entravano in ufficio, mi lanciavano un occhiata, sospiravano e mi dicevano: “Beato te che non hai mogli e figli tra i coglioni”.
Ed io che pensavo: “ Beh, effettivamente l’uomo, biologicamente parlando, non è propriamente portato alla monogamia e salcazzo cos’altro”.
 
Adesso però ci si mettono anche le donne. “Eh, tu sei quello qui dentro che sta meglio di tutti. Beato te che non hai mariti e figli tra le palle”.
 
Che pur non credendoci per nulla, ho sempre tentato di difendere l’istituzione non tanto del matrimonio quanto quella della famiglia. Con banalità e frasi fatte del tipo : “Ma dai, non dire così, anche i figli saranno pure una soddisfazione, no?"
 
Ora non ci provo nemmeno più. Convengo con un cenno della testa e rimango zitto. Perché  ogni volta che tiro fuori la mia frase fatta, mi mandano direttamente a cagare senza neppure passare dal via per ritirare le ventimila lire.
A proposito. Erano dieci, o venti?  Ah, le lire. Bei tempi. Ricordate?
Ma questa è un’altra storia. 
Su, ora non fatemi parlare di soldi







domenica 5 settembre 2010

Jason, il pirla che non muore mai.


jason



Jason è un bambino di 5 anni o poco più. E maneggia una canna da pesca a circa dieci metri da me.

Chissà perché i suoi genitori gli hanno dato un nome così fastidiosamente esotico. Eppure dall’accento non sembrano né anglofoni né meridionali ma decisamente bergamaschi.

 



Jason è il classico bambino che tu lo vedi e pensi: - “D’accordo che non bisogna giudicare le persone a prima vista, e tanto meno i bambini, ma questo stronzetto qui, l’è propri un pirla” - .
 



Jason urla e schiamazza. Non sa che in riva ad un torrente occorre stare in silenzio, come in chiesa.
 



Jason è in compagnia della mamma e del papà. Ed io mi faccio i cazzi miei. E continuo a farmeli anche quando Jason scaglia tutto in acqua, canna, cellulare, chiavi di casa. Sogghignando. Mentre il papà è costretto ad immergersi sino alla vita per tentare di recuperare almeno qualcosa.
 



Assodato che Jason ha la faccia da pirla ed è un pirla. Ma la cosa più grave è che sua madre lo difende a spada tratta, spiegando come il piccolo debba ancora fare sei mesi di terapia per imparare a gestire gli scatti d’ira.



 



Ora. Se io all’età di 5 anni avessi fatto una cosa del genere, mio padre mi avrebbe rifilato  un calcio in culo che sarei atterrato, dopo un volo a planare, come cantava Loredana, direttamente sulla canna da pesca che avrei dovuto recuperare coi denti. I rimanenti oggetti, invece, me li avrebbe fatti ripescare  in apnea, tenendomi  per i piedini.



 



E’ proprio vero che i tempi sono cambiati. Quello che prima si faceva con un umile calcio in culo, adesso richiede sei mesi di terapia. Mah.