sabato 30 maggio 2009

avete sbagliato anno


casinò

FROM: Goretexcowboy



TO      : Emanuele Wearing Bicolor Shoes
(mail realmente inviata)



 



Ma dove sei? A beijing?



Sei mica di nuovo andato col "Country Club Varese" a Montecarlo a vedere una qualche finale che non c’è? In pullman, col carrello dietro,  sei ore di viaggio, tipo udine/timisoara



Ti immagini? Che arrivi lì e non c’è nessuno. ‘Avete sbagliato anno, ci dispiace’.



 E allora vai al casinò. Ma sono le 2 di pomeriggio e nel casinò non c’è ancora nessuno, a parte emilio fede.

giovedì 28 maggio 2009

un ponte su uno stretto...


ponte messina

FROM: Goretexcowboy



TO: Emanuele Wearing Bicolor Shoes
(mail realmente inviata)



   



Emanuele….ciao ciao ciao ma…ma come stai?



 



Hai visto la borsa? A Milano, oggi meno 8, domani + 7, poi ancora meno 8,poi dopo dieci minuti + 9 e mezzo.



Ma lo sai perché?



Sì?



Allora me lo puoi dire?



 



 



Belin il freddo la pioggia le scarpe bicolori…ed eravamo ancora a Lecco, sulla riva del lago. Che davamo da mangiare ai cigni. Che poi non erano mica cigni, erano degli anatroccoli, e anche un po’ spelacchiati. E sporchi. E puzzolenti. E chiedevano soldi. E volevano lavarti il vetro. E volevano venderti la rosa.



 



 



Comunque. Parlando con un mio amico  che fa l’estero, ho saputo che c’è un ponte che connette  la Danimarca con la Svezia. E viceversa. Eh cosa vuoi, non è mica un senso unico.



E lo sai come hanno fatto per costruirlo?



Semplice. Lo hanno costruito.



 



Questo mio amico mi ha anche detto che c’è un tunnel che collega le coste della Francia con l’Inghilterra. E viceversa.



E lo sai come hanno fatto per costruirlo?



Lo hanno costruito.



Non ci volevo credere.



 



Se una nazione deve costruire un ponte, una galleria, una strada, l’unico modo che ha per costruirlo è costruirlo.



 



Basta prendere esempio dall’Italia, che ha appena terminato i lavori per un ponte che unisce Genova con Cagliari.  Cagliari e Genova de ‘L’ Italia in miniatura ‘ . il ponte è fatto coi lego. E il progettista è l’ingegner Cane. Te lo ricordi?



 



Ah se vivessimo in Italia. E invece no, costretti a starcene qui a Copenaghen, dove c’è poco lavoro tra l’altro e gli stipendi sono bassi. E le ragazze dei cessi.



 



Ah noi miseri, noi tapini



  


 

domenica 24 maggio 2009

..sembra ieri, iester de e e i


anni80

Che quelle noiosissime  lezioni di latino non finivano mai. Ma qualcuno a parte i soliti ministri della pseudo istruzione italiana  l’ha mai capito, a cosa serva il latino? Non sarebbe molto più utile studiare il tedesco?



 



Che prendevo la patente. Finalmente potrò andare dove mi pare. Ok, ho la patente. Ma l’auto? Piccolissimo particolare.



 



Che compravo il mio primo e ultimo cellulare. Ancora me  lo ricordo, un Eriksson T28. A proposito, chissà che fine avrà fatto, ora che ci penso.



 



Che per radio trasmettevano Torn, di Natalie Imbruglia. E Lene Marlin scalava le classifiche con Unforgivable sinner.



 



Che davo la maturità. Ricordo che preso il diploma pensai: se avessi pure studiato un terzo di quello che ho studiato, sarei tranquillamente uscito lo stesso voto.



 



Che prendevo il treno, poi la metro,poi il tram, poi il tram, poi  la metro, poi il treno. Il primo del mese si faceva il mensile, e il portafoglio serviva per tenerci dentro la patente. Nemmeno una lira prima, nemmeno un euro poi.  



 



Che mi chiedevo cosa fosse internet



 



Che compravo il mio primo pc e mi connettevo a internet. Considerando che sono passati dieci anni forse viaggiava più veloce allora.



 
Che "IBM" si pronunciava "AI BI EM" ed era un caso aziendale studiato nelle ore di marketing. "Quando uscirò dalla Bocconi, sicuramente andrò a lavorare in Ai Bi Em".



 



Che si discuteva di Erasmus come di qualcosa alla portata dei più coraggiosi.  Al limite i più abbienti andavano negli Usa, oppure in UK. Adesso è un qualcosa che si dò per scontato. Quando parlo con mio cugino che è al primo anno e mi dice che il prossimo semestre andrà in Estonia, io penso: "alla sua età,  non sapevo neppure dove fosse,l’estonia". I tempi cambiano.



 



Che pensavo: tutto questo studiare, tutta quest’ansia, tutte queste nevrosi,serviranno pure a qualcosa, no?



 



 Che scrivevo la tesi.



 



Che discutevo la tesi.  Ricordo che non invitai nessuno, nemmeno mia sorella. D’altronde detesto le congratulazioni.



 Prima di me, si laureò un tizio che come minimo aveva inviato 20 parenti. Mi veniva il vomito.



Quando entrai nell’aula, il relatore mi disse: ma è da solo? Certo che sono da solo. Forza, non perdiamo altro tempo. Fra 40 minuti ho il treno in stazione.



 



Che ottenuto l’attestato, pensai: se avessi pure studiato un terzo di quello che ho studiato, sarei tranquillamente uscito lo stesso voto.



 



Che tornai a casa, aprii la porta di casa, mi sdraiai sul letto ed accesi lo stereo.  Mi passò davanti agli occhi tutta la mia carriera universitaria. Quattro anni in un attimo. "Ho l’impressione che tutta questa fatica non sia servita ad un cazzo", pensai.



 



A 5 anni dalla laurea credo di poterlo affermare con la massima serenità: tutta la mia fatica non è assolutamente servita ad un cazzo.



 



….not to be continued………..

sabato 23 maggio 2009

make me forget that I.....


Red, red wine
Go to my head

Make me forget that i
Still need her so

Red, red wine
It`s up to you

All I can do, i`ve done
But mem`ries won`t go
No, mem`ries won`t go






ps: special thanks to Loosemind who made me remember this song i had heard such a long time ago

giovedì 21 maggio 2009

fidanzate - e se...


fidanzate

E se le porti fuori a cena é perché  le vuoi fare ingrassare



 





E se non le porti fuori a cena è perché ti piacciono le anoressiche



 
E se le chiami al telefono le disturbi che stanno lavorando




E se non le chiami al telefono non le pensi abbastanza
 





E se fai loro un regalo costoso sei uno spendaccione
 



E se fai loro un regalo poco costoso sei  un morto di fame
 



E se le porti a ballare è perché vuoi che si sloghino  una caviglia
 



E se non le porti a ballare è perché non vuoi mai uscire
 



E se vai a giocare a calcetto  è perché preferisci i tuoi amici a lei
 



E se non vai a giocare a calcetto è perché le vuoi togliere i suoi spazi



 




Cos’ho dimenticato, di grazia?




 




 




 




 




 





domenica 17 maggio 2009

perchè bestemmi, mosconi?


mosconi
Ocse: salari, l'Italia agli ultimi posti



Siamo 23esimi su 30, con uno stipendio netto di 21.374 dollari l'anno. Ci battono anche a Grecia e Spagna



 



mi viene in mente un video che avevo visto da qualche parte, dove qualcuno chiedeva a Mosconi (Germano): "Perchè bestemmi?"

venerdì 15 maggio 2009

il tempo di morire


...che quando da bambino ascoltavo questa canzone, non capivo che diceva 'motocicletta 10 hp'. Ho sempre pensato fosse 'motocicletta riesci a capir', e pensavo che Battisti parlasse alla sua moto.



A parte questo, mi basta il tempo di morire.....


venerdì 8 maggio 2009

un messaggio per te, rudi


Due strofe per dire tutto quello che vorremmo sentirci dire,anche se non ci chiamiamo necessariamente Rudi. Per fortuna. E scusate se è poco.



Stop your messing around
Better think of your future
Time you straightened right out
Creating problems in town



giovedì 7 maggio 2009

vecchio. ma simpatico. o forse era scemo,ma simpatico?


vecchio ma simpatico

No no no, è successo ancora. Ma perchè poi? Oggi per l'ennesima volta mi sono sentito dire che sembro decisamente più vecchio dei miei trenta (e sottolineo trenta) anni.



- Ma perchè ? -Ho chiesto io - Sarà che giro sempre in giacca e cravatta? E' per il taglio di capelli? Eppure sono anche sbarbato di fresco. Allora, me lo vuoi dire? -



- Uhm no, è solo che hai un certo modo di fare,un certo aplomb, sì insomma, sembri tutto fuorchè giovane-



-Ah, grazie. Ma almeno, sono simpatico?-


 


 -Sì sì, molto simpatico. Vecchio. Ma simpatico- 


 

incompresi - corriere della sera on line

l

Nessuno è mai stato stato così contento di se stesso e così spesso «incompreso» sulla scena mondiale
.
Basti ricordare quando disse al parlamento europeo che avrebbe proposto a un amico che girava un film sui lager nazisti di dare al socialista Martin Schulz la parte del kapò. Gelo in aula. Interrotto dopo lo stupore da urla d’indignazione. E lui: «Era solo una battuta per cui è scoppiato a ridere l’intero Parlamento. Un’osservazione di venti secondi poiché volevo allentare l’atmosfera... La vicenda è stata enormemente gonfiata dalla sinistra». In realtà, spiegò, «in Italia tengono banco da decenni storielle sull’Olocausto. Gli italiani sanno scherzare sulle tragedie per superarle...». E a quel punto si incazzarono ancora di più gli ebrei. Che difficile, farsi capire...

Non lo capirono i ministri degli Esteri europei quando a una riunione a Caceres fece le corna a un collega durante la foto ufficiale: «Volevo far ridere un simpatico gruppo di giovani boy-scout».

Non lo capirono i giornalisti russi il giorno che, già ustionati dal numero di cronisti assassinati a Mosca, restarono basiti per il modo in cui reagì alla domanda di una giovane reporter che aveva osato chiedere a Putin se avesse una relazione con una gentile signorina: fece finta di imbracciare un mitra e di dare una sventagliata.

Non lo capì il danese Rasmussen quando spiegò che «è anche il primo ministro più bello d’Europa... Penso di presentarlo a mia moglie, perché è molto più bello di Cacciari... Secondo quello che si dice in giro... Povera donna».

sabato 2 maggio 2009

...momenti intensi ma li ho persi già


 
Temo di essermi perso qualcosa
 



Dev’essere  stata quella volta



In cui non ti strinsi abbastanza stretta



Per paura di farti male
 



O quando all’aeroporto



Non ti baciai abbastanza a lungo



Credendo che tanto saresti tornata



 



 




Sempre convinti che ci sarà un’altra luna


Un altro profumo di primavera



E capelli di sole da accarezzare



E occhi di cielo a guardarci



 



Ma certi treni non ripassano



Ed ogni onda



alla fine



si infrange



 



 



 



 ...Musica maestro


 


 

GO ON BLONDIE


Se hai fatto male, chi lo sa…

sinceramente
non lo so

e poi ciascuno vive come può 

e asciuga al sole



la faccia stanca