venerdì 31 luglio 2009

Sbirulino vive


sbirulino vive

Non è che Sandra Mondaini si faceva di crack quando in tv interpretava Sbirulino?

 



"Sto volando, bambini guardate, sto volando....."
 



Perchè altrimenti io, diversamente, proprio non me lo spiego.Eh

giovedì 30 luglio 2009

kiss me (fosse sempre così facile,eh?)


-Allora signorina, non ha ancora risposto alla mia domanda. La posso baciare?-



Uhm, e dove vorrebbe baciarmi, di grazia?



-Qui -  



Qui, in mezzo a tutta questa gente?



-Riscaldati dal calore di una Benson & Hedges. Sul collo-



Ah, quindi lei vorrebbe baciarmi qui, in mezzo a tutta questa gente, sul collo.



-Prima però vorrei scioglierle i capelli - .



No, i capelli non li sciolgo.



-Allora niente, non bacio ragazze sul collo che hanno i capelli raccolti. Per chi mi ha preso? Arrivederci - .



Ma no aspetti, si potrebbe trattare,potremmo parlarne, non sia così impulsivo.



-Parlare parlare, voi donne volete sempre parlare. Ma cosa avrete mai da dire? E poi mi scusi sa, ma io sono un cowboy. Non ho il tempo di perdermi in chiacchiere-



Beh uhm la capisco, io volevo solo dire che, forse potrei anche sì, potrei sciogliermi i capelli in modo che lei poi possa baciarmi sul collo, anzi guardi, ecco, ecco fatto.



-Guardi che io la bacio, ha capito? –



Prego, non faccia complimenti.



 



 




mercoledì 22 luglio 2009

una vita contromano


contromano

Mi sono svegliato all'improvviso, madido di sudore. Stavo sognando di guidare contromano.



Anche se poi, pensandoci bene, ho realizzato che vado contromano da una vita .

Che io lo voglia o meno.

lunedì 20 luglio 2009

fottuto dal dovere


treni

Se solo fossi stato un attimo più deciso



avrei spaccato quel maledetto portatile



sulla testa del mio capo.



Inutile nanerottolo opportunista.
 



E avrei offerto da bere a quelle due splendide studentesse russe



dagli occhi di ghiaccio.



Non aspettavano altro



che mi sedessi al loro tavolo.
 



Fottuto dal dovere.
 



Certi treni non ripassano.

giovedì 16 luglio 2009

DA CHE DEPENDE?


Entro nella solita trattoria, a Sarzana. Seduto ad un tavolo, un 50 enne mulatto, credo tripolitano, senza denti. Aveva un maglione bianco col collo a v, pieno di patacche unte. Biascicava.

 



-Si sieda si sieda  qui vicino. Anche lei è un rappresentante? -
 



Sì, di quelli un po’ sfigati. Vendo sigarette.
 



-Ah bene, anche io,anche io. Io vendo sanitari: water, bidet, lavandini. Sono di Sesto Fiorentino-.
 



Ah, e per quale azienda lavora?
 



-Per la XYZ CESSI VARI-
 



Mi risulta che sia in crisi o sbaglio?
 



-Ma sa, a livello Italia non vendiamo molto, ma le cose vanno bene in Arabia, in Russia. Dipende-.
 



Vabbè, se vanno bene lì. Ma lei è agente o impiegato?
 



-Sono agente e impiegato, dipende-.
 



Ah, chiaro. E che auto aziendale ha?
 



-Ho una seicento. Ma uso la mia che è una Mercedes. Dipende-



 



…Già, todo depende



 


martedì 14 luglio 2009

i due geni della chimica


piccolo chimico

I
due geni della chimica. Questi la faccia ce l’avevano a forma di culo senza riga in mezzo. Faccio un colloquio come venditore presso un’azienda chimica di cui non avrei mai immaginato l’esistenza, a circa 10km da casa mia. Dalla strada si nota solo un grosso magazzino fatiscente con all’esterno una piccola betoniera e dei cassonetti per l’immondizia, tanto che ho sempre creduto fosse una sorta di ex magazzino abbandonato utilizzato dal comune come centro raccolta rifiuti. I due tizi, uno di questi italoamericano, mi spiegano che vendono una sorta di solvente atto a sverniciare la plastica e che producono solo loro. Vabbè, niente di impressionante, faccio il colloquio, mi presento, dico chiaramente come sono inquadrato e che benefit ho. Al termine del colloquio mi dicono entusiasti:
-Bene bene, lei ci fa un’ottima impressione,lei deve lavorare con noi, qui ci sono ampissime possibilità. Cosa ne dice se le proponessimo un contratto a tempo determinato di un anno?-  Al che io rispondo sbigottito: scusi ma, forse non ha capito che siamo in italia, la patria dei precari. Gradirei non dovermi unire al gruppo,chissà che in futuro non debba accendere un mutuo. -Eh ma sa, in precedenza ci siamo trovati male con degli agenti che dopo un po’ di mesi se ne sono andati blablabla….- Vabbè, se proprio non potete farne a meno. Ma che auto mi date di grazia? -Auto? Qua, qual, quale auto?- Come quale auto? Come mi sposto? Con teletrasporto? A questo punto succede un simpatico siparietto tra i due: -ah l’auto, oddio, non ci avevamo pensato, chi l’avrebbe mai detto, un auto, serve un’auto, oddio, cos’è un auto,non abbiamo mai avuto un auto- Certo che serve un auto, e serve del carburante. E le spese? Non vorrete mica che paghi tutto io. Servirà un piè di lista, sapete cos’è? Ma voi avete idea di quanto venga a costare un venditore da mandare in giro per tutta Europa, vero? -Sì sì certo, ma sa noi, ci avremmo pensato, sa i primi sei mesi lei li dovrebbe passare qui in sede, dunque per sei mesi l’auto non le serve, non le serve nulla, ma non è fantastico? Grazie di tutto, la richiameremo sicuramente-

venerdì 10 luglio 2009

PRESTIGIOSA MULTINAZIONALE SETTORE SCOMMESSE RICERCA


job interview

Colloquio con GI research a Torino. Mi dicono che una grossa multinazionale tedesca  delle scommesse(?) cerca una sorta di coordinatore punti vendita nella zona liguria-toscana. Mi fanno fare il secondo colloquio a Genova. Posteggio l’auto a circa 1 km dalla filiale, ticket da 1 ora di sosta. Dopo un’ora di attesa  del presunto area manager di questa azienda, non compare nessuno. Esco dalla filiale, ripercorro un km per comprare un nuovo ticket per la sosta. Mi telefonano da GI: ma dov’è finito, la stiamo aspettando? In crisi d’ossigeno, torno in filiale stizzito.



Mi presentano il tizio, un genovese sui 33-34 anni. Mi spiega che sono un’azienda di scommesse tipo ‘snai’, cercano un responsabile che visiti le varie ‘sale gioco’ per controllare che tutto sia secondo le direttive ecc,zona liguria-toscana.



 



Mi presento, lui mi chiede:



-Dov’è andato in vacanza? (erano i primi di settembre)-
 



A Bratislava.
 



-Piacciono anche a lei, vedo.-
 



Si, molto. Sono decisamente belle.
 



-Belin a me fanno impazzire. Ma come fai? Belin quando sei in un pub e ti girano attorno tutte ste barbie, ma come fai? Che capelli, che gambe-
 



Eh, un’occhiata ce la dai.
 



-Belin che bel vedere. Ma non solo dal punto di vista sessuale, anche dal punto di vista sociale. Belin non c’è confronto. Quando torno in italia e vedo una donna mi viene da sputare per terra-
 



A chi lo dice. Poi le genovesi credo siano le più brutte del pianeta terra insieme alle peruviane.
 



-Belin che merde, c’hai troppo ragione porca put….ma io ad ottobre ho ancora un po’ di ferie, me ne vado a cracovia e tanti saluti-.
 



Vabbè a parte questa piacevole digressione, cosa ne pensa del mio profilo?
 



-Belin sei uno in gamba, ma devo fare dei calcoli - .
 



Di cosa?
 



-Del gasolio-
 



Qua qua quale gasolio (balbetto) ?
 



-ll gasolio per la macchina, sai le rivendite da visitare sono 20, di cui  2 in Liguria e 18 a Pistoia,  se devi andare tutti i giorni a Pistoia ci costi un casino.-
 



Vabbè guardi, se in futuro potremo rivederci in azienda bene, altrimenti magari ci si rivede in Lituania, ok?

giovedì 9 luglio 2009

..singing here we go again...


Simona
Avrei voluto essere sobrio
Così avrei potuto vedere chiaramente
Che la pioggia era passata


 



(PS: Lo sapevate che canto come James Blunt? Nei miei sogni)
 





 


 


martedì 7 luglio 2009

viva allah, nel frattempo


allah akbar


Nel parcheggio di  un vivaista in uno dei miei soliti stupidi sabati pomeriggio. Solo quelli di Baglioni erano più deprimenti.Mi si avvicina un ambulante, che avrà almeno 60 anni.

 



Amico tu comprare accendino, tu comprare collanina.
 



-Ma che accendino, che collanina, prenditi sto pacchetto di sigarette e non rompere -
 



Grazie amico, grazie amico
 



-Ma non potevi startene in Marocco? Almeno lì non dovevi lavorare. -
 



Sì amico tu ragione amico. Ma Marocco tanto tempo fa non c’era proprio nulla, no lavoro, no lavoro.
 



- Ascolta, andiamo insieme in Marocco e apriamo un’azienda, cosa vorresti fare? -
 



Bello amico, bello amico. Sì bella azienda, compriamo/vendiamo cammelli. Noi fare tanti soldi, noi diventare ricchi, fare harem, noi 20 ragazze vergini ognuno
 



-20 vergini marocchine? Mi basterebbe una estone come dico io. Ok, ci penserò. Viva allah nel frattempo. -
 



Allah sempre, Allah grande, amico, Allah volere noi andare in Marocco, Allah volere noi comprare/vendere cammelli, io sicuro amico, io sicuro

domenica 5 luglio 2009

il colloquio all'esselunga


esselunga

Il colloquio dell’Esselunga ho sempre sognato di raccontarlo. Per un istante temevo di essere finito lì il giorno sbagliato. Era un colloquio di gruppo per posizioni di allievo direttore.
 



Il primo che si presenta era questo presunto cuoco palermitano. Aveva lavorato come tornitore in fabbrica, poi come cuoco in un self service a Biella. Aveva sempre lavorato in nero. Chiede se per caso ci fosse stata la possibilità di un posto come pasticciere.



Rimasi sbigottito.
 



Il secondo intervistato sembrava Moreno Morello di Striscia la Notizia. Completo grigio chiaro e mocassini. Diceva di aver vissuto 2 anni in missione tra Malta e il sud Italia coi soldi che si era messo da parte. Io penso: ma scusa, uno va in missione e deve anche pagare? Sì, doveva pagare l’affitto dell’alloggio. Che culo. Nonostante questo aveva la lettera di assunzione pronta da firmare per una nota azienda che produce bulloneria, che lo aveva cercato senza che lui avesse inviato alcun curriculum. Al che dovevo anche invidiarlo.
 



Tutto questo mi fece ricordare un colloquio che nel 2005 feci per Auchan,sempre per una posizione simile. Il colloquio era presso l’Auchan di Rescaldina (Mi). Non tutti sanno che dalla stazione al supermercato ci sono circa 2 km lungo una statale dove i tir ti passano a 10cm. All'epoca non si trovavano neppure i taxi.
 



Non vi dico i casi umani che ho incontrato. C’era gente che era venuta in pullman da Bari o Napoli, una era venuta con la mamma, mi  aveva detto che aveva già fatto un colloquio per Auchan in veneto, sempre in pullman. Giustamente avevano le valigie che trascinavano lungo questa statale. Temperatura atmoferica di circa 33 gradi.

Fu lì che cominciai a capire che siamo una grande nazione.

 



Mi auguro di cuore che tutti i ragazzi che ho incontrato durante questi colloqui oggi abbiano un lavoro. Semplicemente perchè se lo meritano.



 

ragazzi non piangete


I would say I'm sorry
If I thought that it would change your mind
But I know that this time
I've said too much
Been too unkind

I try to laugh about it
Cover it all up with lies
I try and
Laugh about it
Hiding the tears in my eyes
'cause boys don't cry
Boys don't cry