Se potessi raccontarti. E riuscissi a farti capire. Solo una volta. Solo una dannatissima volta. L’ansia che ho dentro.
domenica 30 ottobre 2011
anima fragile
Alice aveva solo 32 anni, si era sposata da poco ed era già responsabile ricerca e sviluppo.
Alice si è sentita male lunedì della scorsa settimana, l’hanno portata all’ospedale. Leucemia.
Venerdì, mi racconta Sister Blister, hanno telefonato in ditta: “Ci sono state delle gravi complicazioni”.
Ieri i funerali. Il tutto nel giro di neppure una settimana.
Di una storia che poteva essere splendida,non esiste più nulla, se non le lacrime e la rabbia del perché certe situazioni debbano per forza finire con questo epilogo.
Penso ai famigliari, ai colleghi, a suo marito che se l’è vista togliere così, senza neppure capire cosa stava succedendo, senza neppure capire il perché stava succedendo. Che sarà pure vero, la vita continua anche senza di noi, però poi ci sono dei vuoti da riempire, dei silenzi coi quali combattere ogni giorno,ogni notte, per sempre.
Il prete che terrà la funziona spiegherà che Dio è buono e che l’ha voluta con sé.
Io invece dico che Dio non esiste e che,nel caso, avrebbe bisogno di ottimi avvocati.
martedì 25 ottobre 2011
lunedì 24 ottobre 2011
altro che luce.....
La luce alla fine del tunnel non si intravvede nemmeno più, probabilmente si è spenta o forse non era una luce ma solo la mia suggestione, alimentata da una vana speranza che qualcosa dopo tutto potesse cambiare.
Alti e bassi, qualche acuto, qualche urlo strozzato in gola con la paura di fare troppo rumore, che non si sa mai, che bisogna sempre andarci coi piedi di piombo, tanto è inutile farsi troppe illusioni.
Adesso, l’unica cosa che scorgo davanti a me, è il solito muro di cemento grigio, freddo, che sembra quasi di ghiaccio. Chissà che fatica doverlo scalare di nuovo, con le mani già doloranti dal solito arrancare, con quelle ferite che conosco troppo bene e che tornano regolarmente a sanguinare. Alzarsi, cadere, rialzarsi, ogni volta con qualche livido in più,con la pelle che si fa sempre più dura, quasi insensibile.
Che poi ad essere onesti non ci avevo davvero mai creduto. Sapevo delle coincidenze. Sapevo che ad ognuno spettano quei 15 minuti di celebrità, ma poi si deve tornare necessariamente coi piedi per terra, la vita non è un film, figuriamoci la sfiga.
Grandi prospettive che si sono disciolte come aulin in un bicchier d’acqua. Il tutto nel giro di un paio di settimane. Dalle stelle alle solite maleodoranti stalle.
A volte cristosanto ritornano. Con puntualità svizzera, per giunta.
domenica 23 ottobre 2011
random thinking on a sunday morning
Mi sto rendendo sempre più conto che, per le ragazze, non può esistere la categoria delle “ragazze magre”. Quindi se parli con loro, noterai subito che si autodividono essenzialmente in “ragazze normali” e “ragazze anoressiche”.
Il dialogo solitamente è questo.
-A me piacciono le ragazze magre.
-Ah, dunque ti piacciono le anoressiche.
-Ma no, mi piacciono le ragazze magre, con un bel seno ed il culo piccolo, cosa c’entrano le anoressiche? L’anoressia è una malattia, mica mi piacciono le ragazze malate.
La moglie del mio titolare mi chiede quando sposerò la mia fidanzata. Le rispondo che, con quello che porto a casa a fine mese, la mia fidanzata preferisce che io dorma dai miei, e lei dai suoi. Aspetteremo momenti migliori. Sono sicuro che arriveranno, non appena sarà varato il ddl intercettazioni.
(Ma poi non sono neppure fidanzato, cazzo vuole questa qui?)
Stavo riflettendo su questo concetto. La differenza tra un coglione coi soldi, ed una persona molto in gamba senza soldi, la fanno soprattutto i soldi.
venerdì 21 ottobre 2011
er pelliccia der quartiere
Non so se avete notato, ma Gheddafi è morto. È stato ucciso da un ragazzotto di vent’anni, che lo ha fatto fuori con un colpo alla tempia. Non tanto per vendicare il popolo libico, quanto per impossessarsi della sua pistola d’oro. Rivendendola, suppongo che il Libia possa vivere agiatamente per almeno un paio di generazioni.
Er Pelliccia invece mi è troppo simpatico,peccato non sia un bocconiano, quanto mi avrebbe fatto piacere poterlo taggare con “uno di noi”. In sovrappeso, faccia da ebete, lancia un estintore di spalle, col rischio che gli cada in testa, non colpisce nulla, solo il selciato a causa di una banale quanto fastidiosa legge di gravità, dopo di che scappa ridendo.
Una scoreggia nello spazio, immediatamente arrestato dai segugi Digos che speravano di spacciarcelo con un temutissimo black bloc, un sovversivo, un reazionario in lotta contro le forze dell’ordine.
Bravi sbirri, la storia che si ripete. L’unico fermato è uno sfigato con le occhiaie da cannato, così rincoglionito da non sapere nemmeno lanciare un sampietrino. Figuriamoci un estintore.
Bene bravi bis
martedì 18 ottobre 2011
lunedì 17 ottobre 2011
SOPRATTUTTO SOPRAVVIVENTI
Persi o no siamo ancora in piedi
non so chi, ma qualcuno si sentirà così
persi o no siamo ancora in piedi
siamo ancora che, siamo ancora chi,
siamo ancora chi, siamo ancora
che ne so ?
(Ancora in piedi - Luciano Ligabue)
domenica 16 ottobre 2011
perdona, clown .....
Eppure era così facile ridere.
Adesso è tutto diverso. Adesso è tutto cambiato.
Gli abbracci che diventano inopportuni.
I sorrisi di plastica in cui fingiamo di credere.
Si perde tutto. Anche il piacere nelle giornate di sole.
Ma cos’è stato di quel tempo, mi chiedo?
Clown, perdona, clown
se non si ride e non si applaude qui
clown, capisci, clown
siamo insensibili
Clown, guardaci, clown
siamo sicuri di non esserci
clown, capisci, clown
siamo invisibili
(Paolo Conte)
avrebbero risolto tutto quanto loro senza fare il minimo rumore
Gesù sta arrivando, almeno così ho letto su di un muro in piazza Vittorio Veneto a Torino. Quando esattamente, però, non ci è consentito saperlo. Io comunque lo spero sempre, anche se ci credo poco. Uhm, mah,secondo me non arriva. Non arriva, non arriva.
Però potrebbero arrivare gli extraterresti. Come si pensava all’inizio degli anni 80. Che Vasco a sta cosa ci aveva pure dedicato una canzone. Che diceva tipo: “...avevano bisogno di loro,sarebbero venuti in volo”.
Boh,aspettiamo.
Ah, non so se avete saputo, a Roma. Scontri, guerriglia, rivolta sociale. Magari. In realtà erano i soliti Black Bloc che hanno lanciato qualche sampietrino. Che io li stimo, per carità. Ma la lotta questa volta doveva partire dagli Indignados, non dagli amici Black Bloc. Era la volta buona. Che forse qualcosa poteva pure succedere. Invece anche lì, non c’è stato verso di unirsi in una linea comune. Da una parte gli Indignados che coi tamburelli, le canne e i sorrisi sperano che qualcuno se li caghi. Dall’altro i Black Bloc, più incazzati,ma troppo pochi per ottenere qualcosa. E poi troppo idealisti. Le banche, il sistema, il capitalismo. Ma che cazzo vuol dire? La rivolta deve nascere con l’obiettivo della presa del potere. Servono armi, mezzi corazzati, gente che non abbai paura di tirare il grilletto. Che cazzo me ne frega delle banche, del capitalismo. A me frega che questa manica di associati a delinquere che ci sta governando e che ha devastato la mia generazione venga eliminata fisicamente il prima possibile. Crivellati a colpi di kalashnikov.
Mariolino Draghi si è espresso: “Noi alla vostra età non avevamo aspettato così tanto”. Mi sa che ha ragione.
Poi. Stoner è diventato campione del mondo di MotoGp. Mi fa molto piacere. Un bravo ragazzo, una persona seria, pulita, con una moglie dolcissima sposata a 18 anni. Era ora. Onestamente Valentino Rossi mi aveva un po’ stancato. I calzoncini corti a trentadue anni, la visierina gialla, la piadina, i giapponesi che sono antipatici perché non ridono mai, Lorenzo che è antipatico perché non ride mai, nel dubbio tasse evase per 120 milioni di euro. Ormai una macchietta. E le macchiette non mi piacciono. Un po' come i clown, mi fanno incazzare.
Bon,per oggi sto con me,mi basto,nessuno mi vede.
giovedì 13 ottobre 2011
il destino ha la sua puntualità. Ciao Marzia, di là splende il sole
Qualche mese fa, scrivevo su di un mio post di come fossi stato particolarmente colpito dalla voglia di vivere e dalla determinazione di una blogger che seguivo da tempo e che aveva smesso di scrivere nel luglio del 2009. Sempre in quel vecchio post, mi domandavo proprio il perché la proprietaria avesse lasciato perdere così, tutto d’un tratto, e riflettevo sul fatto che un blog, per quanto paradossale possa sembrare, continua a vivere anche nel remoto caso in cui noi scomparissimo.
Ricordo che invidiavo ed ammiravo questa persona, per la sua capacità di porsi degli obiettivi, per lo spirito che ci metteva nel voler fare,andare,vedere. Il mio esatto opposto. Ed ero molto dispiaciuto dal non poter leggere più sue nuove.
Qualche giorno fa, in maniera totalmente casuale, ho saputo che questa blogger si chiamava Marzia, ed è morta di tumore. Aveva 41 anni.
Non l’ho mai conosciuta personalmente, e nemmeno ho mai commentato il suo blog. Ma in ogni cosa che scriveva, pur probabilmente sapendo di essere malata, lasciava trasparire una voglia di vivere ed una forza interiore che mi rende inevitabile pensare: non doveva finire così, non è logico, non poteva. Solo per l’impegno, per la voglia, io non ci voglio credere che sia andata in questa maniera.
Ciao Marzia.
Se dovesse capitarti di passare di qua, vorrei tanto farti sapere quanto mi manchi, anche se non ci siamo mai incontrati, non ci siamo mai parlati, non ci siamo mai nemmeno scambiati una mail, e quanto mi sembra di averti conosciuto, leggendo le tue righe.
Ciao Marzia.
Grazie per averci intrattenuto coi tuoi splendidi blog, 5sensi.splinder.com e logiuro.splinder.com, frammenti di vita vissuta fino al midollo,come solo tu avresti saputo vivere.
Ciao Marzia.
Sappi solo che non doveva finire così. Ci hai lasciato un vuoto immenso, ed un silenzio che, ad ascoltarlo, fa troppo rumore.
Ciao Marzia.
Fa buon viaggio e poi, poi riposa se puoi…
martedì, 07
luglio 2009
era sempre luglio.
quattro anni fa, solo una quindicina di giorni più avanti.
li avrei aspettati. li avrei accolti. li avrei amati. li avrei cantati.
succederà anche questa sera. nuovamente san siro. nuovamente U2.
quattro anni fa, solo una quindicina di giorni più avanti.
li avrei aspettati. li avrei accolti. li avrei amati. li avrei cantati.
succederà anche questa sera. nuovamente san siro. nuovamente U2.
ricordo quei giorni come un qualcosa
che portava una ventata di passione e inaspettato amore.
quattro anni dopo siamo due persone diverse. con sogni infranti e di altri realizzati, con mani graffiate a scalar montagne di vita.
quattro anni dopo siamo due persone diverse. con sogni infranti e di altri realizzati, con mani graffiate a scalar montagne di vita.
questa sera canterò pensando e
sognando che ho ancora infinite montagne da scalare, mari da attraversare,
valli da ammirare.
with or without you.
with or without you.
scritto alle
15:40 in: musica, vita,
emozioni,
oggi,
strada,
differenza,
percorsi,
quello che amo, consapevolezza,
click,
notte,
dentro,
profumi,
volontà,
passaggi,
presenza,
io,
cinque
sensi
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Il tuo primo post, da "logiuro.splinder.com"
mercoledì,
08 febbraio 2006
ne abbiamo parlato mille volte.
il peso delle parole.
dopo ieri speravo in un silenzio. invece nuovamente inutilità vomitate mi cadono addosso.
cerco coerenza. cerco sincerità. cerco verità. solo verità. così come la dirò quì.
tutta la mia verità.
dopo ieri speravo in un silenzio. invece nuovamente inutilità vomitate mi cadono addosso.
cerco coerenza. cerco sincerità. cerco verità. solo verità. così come la dirò quì.
tutta la mia verità.
lo giuro!
mercoledì 12 ottobre 2011
quelli che...(socially uncorrect)
quelle che si sposano che pesano 50kg e dopo due anni ne pesano 80 perché si sono un attimo lasciate andare;
quelli che a quarantacinque anni vanno a giocare a calcetto con gli amici e si rompono il menisco;
quelle che non è che mi piacciono quelli coi soldi, è solo una coincidenza che ho sposato Briatore;
quelli che fanno i recruiter e allora non ci sono alternative, o scazzo totale o sorriso beota everlasting stampato in faccia;
quelli che fanno i venditori di auto a brescia e sbrigati a confermarmi l’ordine perché mi hanno già contattato altri 15 potenziali clienti anche dalla Sardegna… e cicciolina è vergine;
quelle che se fai loro un apprezzamento “uè come ti permetti di provarci brutto sfigato che non hai neppure l’ics faiv”;
quelle che darebbero un rene per ricevere un apprezzamento anche da uno con la Bianchina di Fantozzi ma sono così brutte che sembrano un rene;
quelli che va tutto bene e c’è un mucchio di lavoro mapperò non ti possono pagare il materiale;
quelli/e che si sposano perché è nella natura umana vivere in coppia ed infatti dopo 6 mesi sembrano una coppia di cugini;
quelle che sanno cucinare 4 salti in padella;
quelli che odiano i preti ma si sposano in chiesa perché la tradizione.
lunedì 10 ottobre 2011
quelli che.....(politically uncorretc)
quelli che votano Silvio perché “altrimenti che alternativa c’è?";
quelli che votano Silvio perché “guarda col Milan cosa ha fatto!”;
quelli che "sei invidioso del Silvio perché lui ha i soldi e scopa, mentre tu sei un Komunista";
quelli che votano Silvio credendo che Silvio sia di destra, senza sapere che destra significa "libero mercato" mentre Silvio dal 1994 non ha liberalizzato neppure un orfanotrofio;
quelli che sono imprenditori e votano Silvio perché Silvio è un imprenditore e sa come si tengono i conti. Ah, ridurrà pure le tasse, come dimenticarlo;
quelli che votano Fini perché i fascisti in Italia sono ancora una trascurabile maggioranza;
quelli che votano Fini perché con i fascisti al potere i treni arrivavano in orario, e c’era più ordine e disciplina;
quelli che la padania, i negri, i meridionali, le quote latte, il trota da 9mila euro al mese,il pistolino duro, ma anche no;
quelli che votano PD perché "altrimenti che alternativa c'è?";
quelli che votano PD perché si sentono di sinistra senza sapere che sinistra significa "stato sociale" mentre il PD da quando esiste non ha ancora proposto una politica sociale;
quelli che votano PD perché si sentono anticlericali senza rendersi conto che il PD continua a patteggiare coi vescovi pedofili;
quelli che votano UDC perché non l’ho mai capito, e probabilmente neppure loro.
domenica 2 ottobre 2011
una coppia che conosco c'avrà la mia età
...come va, salutano
così io
vedo le fedi alle dita di due
che porco giuda potrei essere io
qualche anno fa...
(pensavo che certe cose succedessero solo nelle canzoni)
constatazioni di un certo livello fatte di domenica mattina
Mia zia, nell’infinita saggezza dei suoi quasi settant’anni, tenta continuamente di convincermi che nella vita si riceve quello che si dà.
Ieri le ho risposto:” Se la tua teoria fosse vera, mi spieghi cosa possano aver combinato quelle centinaia di bambini molestati dai preti pedofili, che a causa delle sevizie subite rimarranno traumatizzati per tutta la vita?”
“Beh, ci sono sempre le eccezioni che confermano la regola” - mi ha fatto candidamente notare.
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