Sister Blister ha gli occhi azzurri. Anche Goretexcowboy ha gli occhi azzurri. Entrambi hanno gli occhi azzurri, d’altronde sono fratello e sorella. Ma non è lo stesso azzurro.
L’azzurro di Sister Blister tende al blu. Un blu bellissimo. Un blu che sa della spensieratezza di quando si era bambini, di vacanze al mare coi nonni, di pic nic a pasquetta, di gite in bicicletta con le amiche, dei primi baci dati in una sera d’agosto, di sigarette fumate senza che la mamma lo venisse a sapere.
Un blu che sa di cielo e di oceano contemporaneamente.
Un blu che sa di Gran Canarie.
Un blu accondiscendente, sempre pronto a dirti “ok, non c’è problema, io sono sempre qui. Quando vuoi parlare, quando vuoi fare quattro risate”.
Un blu di una dolcezza grande quanto la sua fragilità.
Un blu che non sa mai qual è la cosa giusta da fare.
Un blu che a tratti diventa mare in tempesta per poi tornare limpido quando la bufera è passata, quando il veliero è affondato oppure è rientrato in porto.
L’azzurro di Goretexcowboy è più grigio, meno intenso. Azzurro ghiaccio. Nei suoi occhi se sei fortunato puoi vedere gli iceberg che si spezzano.
E’ l’azzurro di una giornata di dicembre seduti su qualche panchina di Stoccolma, a guardare la gente che passa, avvolta nei cappotti.
E’ l’azzurro di chi ha sempre viaggiato sui binari senza mai sbandare, però contromano.
E’ l’azzurro freddo dell’acciaio zincato.
E’ l’azzurro delle stalattiti che in inverno pendono dalle grondaie, o dell’acqua che scorre nei fossi dopo il disgelo.
Un azzurro che magari ti dice “no guarda, ripassa domani che adesso non ci sono”.
In questo azzurro le barche non affondano. Non possono affondare. Non devono affondare. Sono petroliere, portaerei, rompighiaccio. Passano silenziose, indifferenti. Sanno che devono salpare da un porto e approdare in un altro. Senza mai voltarsi indietro. Che ci sono delle tabelle di marcia da rispettare.
E’ l’azzurro della baldracca che dopo la sveltina ti chiede i 100 euro.
p.s.1: Ci avete mai fatto caso? Che i migliori piloti ed i cattivi dei film hanno sempre gli occhi azzurri?
p.s.2: Visto che qualcuna che passava di qui nella sua infinita dolcezza mi ha già eletto a genio della fotografia, devo riconoscere di aver trovato questa foto da qualche parte su internet quindi non è assolutamente farina del mio sacco. Grazie comunque lettrice di passaggio. Almeno ci hai provato.
Una sfumatura che fa la differenza.
RispondiElimina@bellystar
RispondiEliminaBeh si sa, sono i dettagli, quelli che contano