lunedì 31 agosto 2009

uno di noi


stasiBene. Questo splendido blog di nicchia (le nicchie sono il futuro, miei cari) oggi vuole riservare un piccolo spazio al “Bocconiano al Prozac” per eccellenza, alias Alberto Stasi.



Alberto Stasi uno di noi.



Bocconiano addirittura laureato con 110, e complimenti.



Al Prozac perché qualche benzodiazepina  mi sa che la deve pur prendere. E deve ancora affacciarsi al mondo del lavoro, pensate un po’ voi..



 



Se ne sono dette talmente tante sul conto di questo ragazzo che non può non suscitarmi compassione,indipendentemente da.



C’era sangue sui pedali della sua bicicletta. Uhm no aspettate, forse non è sangue.



Il suo computer non poteva funzionare nel momento in cui è stata uccisa Chiara. Ehi, un momento, il computer in realtà  funzionava. Dopo due anni di perizie e controperizie tutti sono d’accordo nell’affermare che quel computer sì, era in funzione nel momento in cui Chiara è stata uccisa. Forse gli amici Carabbinieri, si  legge sul sito del Corsera (…E adesso i nuovi esami informatici lo confermano: ot­to consulenti tecnici dicono tutti assieme che sì, aprendo fi­le, filmati, fotografie sul com­puter di Alberto, i carabinieri hanno cancellato senza voler­lo le tracce dei salvataggi di Word fra le 10.20 e le 12.20), hanno involontariamente alterato i dati del pc. Ma insomma, amici Carabbinieri, non lamentatevi se poi fanno le barzellette su di voi, eh. Non potevate proprio starci un po’ più attenti, parbleu?



 



Va bene Alberto, se dovessi passare da queste parti facci un saluto, non importa se sei innocente o colpevole. Cerca di tener duro. Su questo blog non facciamo processi. Su questo blog cerchiamo di farcela passare. Volente o nolente,  in ogni caso sei uno di noi.

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