È un po’ come se la mia vita mi stesse scivolando dalle mani. Io provo ad afferrarla, o forse non ci provo abbastanza, o forse non ne sono capace, chissà.
Come quelle saponette bagnate che quando ti cadono, le riprendi in mano, e appena le stringi un po’ ti scivolano ancora nella maiolica bianca.
Sarà che sono proprio un anima fragile. Come cantava quel tale. Non quello che scriveva sul giornale. Quell’altro.
Intanto dalla rosa viola, vicino al muro, si vedono spuntare i primi boccioli. Non ne ho mai visti così tanti ai primi di aprile. Che sia un’ottima annata. Almeno per lei. Almeno.
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