martedì 27 aprile 2010

telefoni che squillano senza rompere il silenzio


rondini



Primavera di Praga
 



Di bellezza
 



Di sole tiepido
 



Di cieli azzurri e poi grigi e poi pensierosi
 



Di corse in bicicletta nelle domeniche di vento
 



Di fiori senza profumo che colorano le vigne
 



Di prati sempre umidi a bagnarmi le punte delle scarpe
 



Di telefoni che squillano senza rompere il silenzio
 



Di troppe cose che ancora non riesco a dire perché mi rimangono dentro
 



Di troppe cose che ancora non riesco a fare perché proprio non me lo spiego
 



Di rondini stremate che si perdono sulla strada del ritorno



Questa volta con loro mi sono perso anch’io



   



[…un anno che non passava mai a conti fatti è passato in un attimo. Lo scorrere del tempo è un concetto maledettamente relativo. Mi chiedo solo come faccio a non essere mai pronto. Eppure sono grande,ormai.]



  


 

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