Un passo avanti per un capitombolo indietro
Un raggio di sole per un inverno di pioggia
Un sorriso spontaneo per un bicchiere di fiele
Un salto verso l’alto per qualche costola rotta
Un giorno di tregua per una resa incondizionata
Un doblone d’argento per una mano bucata dal chiodo
Un bacio ancora, prima di partire per sempre
Morire d’un graffio al giorno
(Padre mi perdoni perché non so più qual è il mio peccato)
P.S. : l’angelo dalla bocca storta si era sfregiato il viso cadendo in un cespuglio di rose canine. Dalla ferita appena sopra lo zigomo fuoriuscivano gocce di sangue lucido che scivolavano sulla mia camicia bianca, senza sporcarla.
- “Mi dispiace mi dispiace mi dispiace, sono un disastro lo so” – sembrava implorare chiedendomi scusa, mentre abbracciandolo mi appariva tutto semplicemente meraviglioso.
Mi ricordai di quella volta in cui mi conficcai un picchetto di sale nel cuore per poi poter piangere cristalli di ghiaccio. I cristalli cadevano sulla camicia bianca, senza sporcarla. Non se ne accorse nessuno.
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