Onestamente non dovevo essere qui, questa sera. C’era qualcosa di organizzato,qualcosa a cui ero stato invitato, su in Brianza. Una cena di amici che avevo conosciuto quando frequentavo l’università, per sciogliere ogni mistero.
Bei tempi. Mah, oddio, pensandoci bene, forse neanche tanto.
Comunque. Inizialmente mi era sembrata un’idea molto carina, tanto che avevo accettato volentieri. Solo che mentre parlavo al telefono con questo mio amico organizzatore che oltre a dirmi chi sarebbe venuto mi raccontava dei suoi successi e delle sue prospettive …ecco…sentivo che mi sarebbe salito un magone un po’ troppo grosso da smaltire poi con nonchalance.
Se nonché ho avuto l’ottima idea, al termine della telefonata, di cercare su FB i profili di questi ragazzi che sedevano sui banchi accanto a me e coi quali avevo perso i contatti.
Non l’avessi mai fatto,maledizione a me e a tutte le mie paranoie degne di Max Pezzali. Avevo sottovalutato il male che può fare doversi inventare l’ennesima scusante per poter giustificare come mai certe cose sono accadute a TUTTI gli altri, ECCETTO me.
Ad un certo punto è come se il sangue nelle vene mi si fosse congelato ed il cervello fosse andato in blackout totale per qualche minuto, sino a quando ho recuperato la forza di prendere in mano il telefono annullando il gentile invito.
“Ciò che non mi uccide, mi rende più forte”, esordiva il grande Arnold Schwarzenegger in uno dei suoi primi film, “Conan il barbaro”.
Per quanto riguarda il mio film personale, invece, ciò che non mi uccide all’istante, mi uccide comunque, solo più lentamente.
Cin cin. Buon 2010, Goretexcowboy. Che sia migliore. O, per lo meno, che non sia peggio di quello appena passato. Nonostante il profumo di odissea che già si sente nell'aria.
non ci credo...
RispondiEliminaneanche a me succedono ma io la chiamo liberta'...
@Ila
RispondiEliminail fatto è che tu da donna intelligente riesci a godertela, io credo che non ci riuscirò proprio mai