domenica 29 novembre 2009

ragnatele crocefisse


prateria[1]



E distese infinite di cocci di vetro
 



di ceneri ardenti
 



di piume di cicogne morte in volo al tramonto
 



di buche nell’asfalto lucido
 



di petali di rose fradice a novembre
 



di ferite sempre aperte curate col sale
 



di nodi in gola che mica si sciolgono quando lo vorresti
 



di sospiri soffocati  nel buio
 



di mosche che divorano cadaveri di ricci schiacciati
 



di amicizie interrotte
 



di anniversari mancati
 



di strade coperte da neve sporca
 



di sangue amaro seccato sui polsi
 



di cuori fatti a pezzi con le forbici
 



di scelte sbagliate
 



di  parole non dette
 



di cose non fatte…



 

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