E distese infinite di cocci di vetro
di ceneri ardenti
di piume di cicogne morte in volo al tramonto
di buche nell’asfalto lucido
di petali di rose fradice a novembre
di ferite sempre aperte curate col sale
di nodi in gola che mica si sciolgono quando lo vorresti
di sospiri soffocati nel buio
di mosche che divorano cadaveri di ricci schiacciati
di amicizie interrotte
di anniversari mancati
di strade coperte da neve sporca
di sangue amaro seccato sui polsi
di scelte sbagliate
di parole non dette
di cose non fatte…
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