lunedì 16 novembre 2009

dimmelo tu cos'è


la_paura[1]



È l’anello di diamanti che cade nella grata del tombino



 
 



 È il letto di chiodi sul quale mi devo sdraiare ogni notte



 




 È Gesù Cristo morto in croce per salvarsi dai suoi peccati



 



 



 È il dito mozzato dalla lama della sega



 




È il respiro che mi manca proprio quando mi devo rialzare



 



 



 È il cadavere fatto a pezzi nascosto nel frigo



 



 



È un peso troppo grande dentro la mia testa



 



 



È il non  trovare più la forza per arrivare a fine giornata



 



 



E’ la mongolfiera che si è bucata appena sopra l’oceano



 



 



È il vento che sradica gli alberi



 



 
È la stalla in fiamme con dentro il bue grasso



 



 



È l’aver esaurito il libretto delle giustificazioni



 



 



È l’argine che non regge la piena la vigilia di natale



 



 



È il prete di paese posseduto dal demonio



 



 



È la foglia gialla che si posa sulla rotaia del tram



 



 



È una caduta da cavallo in un cespuglio di spine



 



 



E' lo specchio rotto in mille pezzi e mille anni di guai
 



 



È un volo di duecento metri nel vuoto



 



 



È il sangue che cola dai polsi tagliati dell’angelo



 



 



È la testa di un altro innocente che rotola piano nel dirupo di rose selvatiche



 



 
In fondo è solo paura di. In fondo è solo un altro buco nell’acqua.
 

Non è niente. Adesso prova a dormire.

2 commenti:

  1. Se avessi voluto spiegarlo, l'avrei scritto così.
    Esattamente così.

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  2. @pagina227

    Mah, sarà che abbiamo le stesse nevrosi. Che non passano mai. Che non passano mai.

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