È l’anello di diamanti che cade nella grata del tombino
È il letto di chiodi sul quale mi devo sdraiare ogni notte
È Gesù Cristo morto in croce per salvarsi dai suoi peccati
È il dito mozzato dalla lama della sega
È il respiro che mi manca proprio quando mi devo rialzare
È il cadavere fatto a pezzi nascosto nel frigo
È un peso troppo grande dentro la mia testa
È il non trovare più la forza per arrivare a fine giornata
E’ la mongolfiera che si è bucata appena sopra l’oceano
È il vento che sradica gli alberi
È la stalla in fiamme con dentro il bue grasso
È l’aver esaurito il libretto delle giustificazioni
È l’argine che non regge la piena la vigilia di natale
È il prete di paese posseduto dal demonio
È la foglia gialla che si posa sulla rotaia del tram
È una caduta da cavallo in un cespuglio di spine
E' lo specchio rotto in mille pezzi e mille anni di guai
È un volo di duecento metri nel vuoto
È il sangue che cola dai polsi tagliati dell’angelo
È la testa di un altro innocente che rotola piano nel dirupo di rose selvatiche
In fondo è solo paura di. In fondo è solo un altro buco nell’acqua.
Non è niente. Adesso prova a dormire.
Se avessi voluto spiegarlo, l'avrei scritto così.
RispondiEliminaEsattamente così.
@pagina227
RispondiEliminaMah, sarà che abbiamo le stesse nevrosi. Che non passano mai. Che non passano mai.