“… bisogna pensare a chi sta peggio”, mi spiegava la hostess
che ha passato la domenica festeggiando i bambini disabili del centro. Che io non la
capisco. Non capisco se alcune cose le fa perché le sente veramente o le fa per
esserci. Ma anche se fosse, lì c’era e quel che doveva fare lo ha fatto,dunque
tanto di cappello.
Poi. Trovo sempre
qualcuno che mi dice di pensare a chi sta peggio, a chi non ha da mangiare.
Però di fianco a chi non ha da mangiare a me viene sempre in mente uno che pasteggia
ad ostriche e champagne. E allora?
Allora , come la mettiamo?
Allora , come la mettiamo?
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