Se potessi raccontarti. E riuscissi a farti capire. Solo una volta. Solo una dannatissima volta. L’ansia che ho dentro.
giovedì 12 maggio 2011
god save the princess (on diet of course)
Kate è dimagrita. Il budrilloso popolo anglosassone era da 20 giorni preoccupato perché Kate nelle foto compariva più magra. Essere magre nel popolo delle “più larghe che lunghe semi alcolizzate” equivale ad essere malate. E tutti a chiedersi se fosse lo stress, se fosse un cancro all’intestino. Insomma, due coglioni “dimensione infinity” per capire cosa fosse successo alla povera piccola Kate.
Che la prima cosa che ho pensato quando l’ho vista in foto, effettivamente più asciutta del solito, ho pensato, come qualsiasi altro avrebbe pensato: avrà avuto la buona idea di mettersi a dieta. Oggi sul Corriere leggo che Kate ha fatto la dieta del professor Dunkan, o di pinco pallino o di salcazzo chi. Ma era evidente che si fosse messa a dieta. Possibile che solo un popolo di budrilli che fanno colazione a fish & chips non voleva crederci?
E meno male che Kate è inglese e non americana. Non oso pensare se tutto questo fosse successo negli States, dove la colazione la fanno manco col fish, li saltano direttamente all’hot dog with scrambled eggs
Come minimo aprivano un’inchiesta parlamentare.
Non mi sta sul cazzo che siano popoli di budrilli. Mi sta sul cazzo doverli invidiare. E scusate se è poco.
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