lunedì 17 settembre 2012

compagni di niente


Beh non eravamo in molti ad avere la stessa età, anche perché il paese era piccolo. Ed è piccolo ancora adesso, anzi forse addirittura di più, con le villettine dal giardino in ordine su cui campeggia la scritta vendesi/affittasi. Mah.

Comunque, dato che mi ha incontrato mentre passavo di fianco alla sua cascina ed è stato per parecchi anni il mio miglior amico, sino a quando poi l’università non ha diviso le rispettive strade, ci teneva a farmi vedere l’attrezzatura.

Quattro cingolati di cui uno funzionante, tre trattori gommati a pezzi, più un bulldozer che adesso non va in moto, ma che se si  trova un meccanico in gamba, vedi come parte. E con quella lama davanti può spianare qualsiasi collina.

“Ma ti capiterà di usarlo massimo una volta ogni 2 anni”
“No no, vedrai, con questo è come guidare un carrarmato. Peccato che non vada in moto,altrimenti te lo facevo provare. Dovresti sentire il rombo. Non ne fanno più, di motori così”.

“E il lavoro come va?”
“Quest’anno ho fatto 4 mila ballette di fieno, poi quasi 100 quintali di grano, adesso comincia la vendemmia ma sono stanco”

“No, intendevo il lavoro allo studio di ingegneria”

“Ah ma non ti ho fatto vedere il Fiat. Ha solo 5 mila ore. Non è recente, ma quando ha un problema io non sono capace di aggiustarlo. Il resto lo aggiusto tutto io, ma questo non sono capace.”

Non lo so. Ho l’impressione che, lungo la strada, si sia perso anche lui.


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