lunedì 21 luglio 2014



Labbra morbide da baciare. E capelli di sole. Vorrei. Qui, con me, subito. Invece di questo cielo fatto di cartone, sopra la mia vita.

Sono stato bene per due giorni di fila. Tanta roba. Poi il solito burrone mi ha inghiottito l'anima.

L'estate che non arriva. L'estate che entra dall'ingresso principale, all'improvviso, sfondando la porta. Il caldo, su queste pianure fatte di zanzare, piega l'acciaio. 

L'ennesima azienda deserta, con le bandiere dei sindacati appese ai cancelli. Una scritta su di un lenzuolo: "svenduti per 1 euro"

Quanta paura hai? E' quantificabile in? Giorni? Mesi?O forse anni?  Cosa? Dimmelo tu. Se ci riesci. 

Raccontami cosa sognavi. Non importa quando. Raccontami cosa sognavi. Cosa volevi essere, chi speravi che ci sarebbe stato, oggi, al tuo fianco.

Farfalle che si schiantano la notte contro i fari delle auto. il niente assoluto, almeno, sarebbe  mentalmente rilassante. Ho un'incudine sul petto che non mi permette di respirare.

Strade che si dividono, amicizie apparentemente indistruttibili che si interrompono. Il motivo? C'era. Basta sapere questo. Dovevamo rimanere amici per sempre. Volevi che rimanessimo amici per sempre. Ma io ti avevo spiegato,quel giorno in cui ti accarezzavo i capelli, che per le teste di minchia come te,fa troppa luce, la parola "sempre".

Nessun commento:

Posta un commento