Una bellissima storia d’amore. Lui che ogni venerdì dopo
l’ufficio va a trovare la fidanzata tedesca in Baviera, conosciuta sui banchi
dell’università di Pavia. Che dal suo ufficio a Norimberga ci sono almeno 600
km. Dunque facendo due calcoli. Esci alle 18 dall’ufficio, prendi l’autostrada.
Ti fermerai a cenare mezz’ora in
autogrill, no? Se tutto va bene, che non trovi traffico, sei da Lei dopo
mezzanotte. Se tutto va bene, se tutto fila liscio. E sei così esausto, dopo
una settimana di sangue amaro al lavoro e sei ore abbondanti di auto, che come
varchi la soglia dell’appartamento che avete comprato insieme, cadi in coma sul
letto.
Il giorno dopo è sabato, ti svegli non prima delle 10, sei
più distrutto del giorno prima e non è che hai sta gran voglia di scopare.
Forse domenica mattina. Forse. Ma sul presto, perché poi vai a pranzo dai suoi
e devi metterti in marcia, che alle due si prende l’autostrada in direzione
Italia, per tornare a casa. Domani è lunedì e uè, qui non si scherza minga, che
siamo in Brianza e c’è da lavurà.
-“Da quanto tempo?”
-“Da quando ci siamo conosciuti, circa 8 anni fa. No non
posso trasferirmi in Germania, anche se ho la casa, anche se ormai parlo
perfettamente il tedesco. Ho dei problemi in famiglia, qualcuno che proprio non
sta molto bene”.
Otto anni. Ogni
week end. Milleduecento chilometri.
Per quelli che credono ancora che l’amore vero esista, in
fondo in fondo, da qualche parte.
(Bravo Gianlu. Che oltre ad essere molto innamorato, sei anche
un bravissimo ragazzo, che ce ne sono più pochi, oramai,come te.)
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